- Il report IPC di marzo ha rivelato che l’inflazione annua è salita al 3,5% rispetto al 3,2% di febbraio.
- Col ritorno dell’inflazione, ho usato lo Stock Screener di InvestingPro per identificare alcuni dei migliori titoli da possedere nel contesto attuale.
- Nonostante le prospettive a breve termine difficili, i titoli selezionati dimostrano indicatori allettanti e un forte rialzo al Fair Value.
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- Cleveland-Cliffs (NYSE:CLF): Rialzo al Fair Value di InvestingPro: +39,1%
- Twilio (NYSE:TWLO): Rialzo al Fair Value di InvestingPro: +38,3%
- Gen Digital (NASDAQ:GEN): Rialzo al Fair Value di InvestingPro: +37,3%
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- Capital One Financial Corporation (NYSE:COF): Rialzo al Fair Value di InvestingPro: +36,3%
- State Street (NYSE:STT): Rialzo al Fair Value di InvestingPro: +35,6%
L’attesissimo report di mercoledì sull’indice sui prezzi al consumo (IPC) di marzo è risultato più alto del previsto, ulteriore prova che la Federal Reserve non avrà fretta di tagliare i tassi di interesse tanto presto.
Fonte: Investing.com
L’indice IPC è salito dello 0,4% il mese scorso, in linea con il maggior aumento mensile da settembre. Nei 12 mesi fino a marzo, l’indice IPC annuale è salito al 3,5%, sopra il 3,4% previsto. E questo dopo il 3,2% di febbraio.
Escludendo le componenti volatili di alimentari ed energetici, l’IPC core è salito dello 0,4% sul mese e del 3,8% sullo scorso anno. La previsione era rispettivamente dello 0,3% e del 3,7%.
Sebbene l’IPC generale sia decisamente sceso dal massimo di 40 anni del 9,1%, i dati confermano che il calo dell’inflazione iniziato nell’estate del 2022 si è quasi del tutto fermato.
Il grafico sotto rivela che il tasso IPC annuale è rimasto in un range tra il 3,0% e il 3,8% negli ultimi nove mesi, evidenziando la sfida per la Fed nell’ultimo tratto della sua lotta all’inflazione.
Fonte: Investing.com
L’ultimo tratto si riferisce all’ultimo 1% o 2% di inflazione in eccesso che la Fed deve superare per arrivare all’obiettivo del 2%.
Il punto chiave
La lotta all’inflazione della Fed è tutt’altro che finita.
L’inflazione IPC USA sta ancora salendo molto più velocemente di quanto la Fed consideri in linea con il suo obiettivo del 2%.
Inoltre, l’inflazione core si sta dimostrando più appiccicosa del previsto e dovrebbe restare ben al di sopra dell’obiettivo della Fed per l’immediato futuro.
Fonte: Investing.com
Inoltre, c’è il crescente rischio che l’inflazione possa salire persino di più considerata la recente impennata dei prezzi delle materie prime.
Considerati questi aspetti, la banca centrale statunitense non avrà fretta di abbassare il tasso dei fondi Fed dopo un altro report di inflazione elevata.
E quindi, resto dell’idea che la Fed non taglierà i tassi di interesse quest’anno e che la prima mossa probabilmente avverrà solo nel Q1 2025.
Cosa fare ora
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Fonte: InvestingPro
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Nota dell’autore: Al momento della scrittura, sono long sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 tramite lo SPDR S&P 500 ETF (SPY) e l’Invesco QQQ Trust ETF (QQQ). Sono anche long sul Technology Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLK).
Ribilancio regolarmente il mio portafoglio di singoli titoli ed ETF sulla base di una costante valutazione del rischio sia del contesto macroeconomico che dei risultati finanziari delle società.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente quelle dell’autore e non devono essere considerate come consigli di investimento.