Come ci si aspettava, nulla di nuovo dalla RBA, che ha deciso di mantenere invariato sia il tasso d'interesse all'1,5% che il Cash Rate ufficiale (OCR).
Queste le parole della RBA - "Prendendo in considerazione le notizie disponibili e avendo già agito con manovre di politica monetaria nei meeting di maggio e agosto, il Board ha deciso che mantenere il livello attuale invariato possa permettere una crescita economica sostenibile, puntando al target dell'inflazione nel lungo periodo."
Tra le motivazioni di questa decisione la lenta e continua crescita dell'economia globale ad un passo inferiore alle aspettative. Nonostante molti Paesi avanzati abbiano registrato, durante l'anno passato, miglioramenti nelle proprie condizioni, un gran numero di Paesi emergenti hanno ancora gravi difficoltà economiche. Le azioni dei policy maker Cinesi, inoltre, hanno supportato la crescita del Paese, ma ad un passo più moderato del previsto.
In Australia, i recenti dati suggeriscono che la crescita stia continuando, nonostante una grande diminuzione degli investimenti, ma aiutata in particolar modo dall'aumento di domanda ed export.
Il mercato del lavoro continua a dare segnali contrastanti, anche se ci sono le basi per un'espansione dell'occupazione nel breve termine.
Sul fronte inflazione, questa rimane relativamente limitata, con una crescita sottotono dei costi del mercato del lavoro aiutata da lievissime pressioni dei costi in altri Paesi del mondo.
Attualmente il cross AUD/USD viene scambiato con una performance positiva dello 0,54% a 0,7624 dopo aver sperimentato uno spike in apertura della sessione Londinese che ha portato il cambio a raggiungere il livello massimo della settimana a 0,7637.
Nonostante il piccolo ritracciamento a cui stiamo assistendo i ribassi rimangono limitati, viste le dichiarazioni della RBA e i dati macro australiani, usciti qualche ora fa, migliori delle aspettative .
Il Current Account per il Q2 si è dimostrato essere -$15.5bn contro un'aspettativa che lo vedeva a -$20bn
Gli occhi degli investitori, per il momento, rimangono puntati sui dati ISM service e PMI servizi degli Stati Uniti, in pubblicazione durante l'imminente sessione Newyorkése, che potrebbero dare una leggera direzionalità anche al cambio AUD/USD.
Attenzione alla resistenza posizionata a livello 0,7663 la quale potrebbe essere un primo scoglio da superare e sul quale il prezzo potrebbe registrare una battuta d'arresto.