Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sull’Indice Nasdaq 100 (in realtà il future miniNasdaq) per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.
Vediamo l’andamento del miniNasdaq a partire dal minimo del 23 marzo, con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 15:00 di oggi 5 giugno:

Il grafico è stato realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato.
La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future sul miniNasdaq. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze- ovvero i prezzi). La linea Gialla in basso è un indicatore di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).
Questo grafico rappresenta il Ciclo Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) - questo ciclo è partito sul minimo del 23 marzo ed ha avuto un costante recupero, che sappiamo è stato anche alimentato dalla enorme liquidità fornita dalle Banche Centrali. Questo rialzo prolungato, e decisamente inatteso, ha allungato i tempi ciclici portando ad una modifica delle conformazioni più canoniche. Pertanto si è raggiunta una metà ciclo il 14 maggio (vedi freccia rossa) da cui è partita una nuova fase rialzista che potrebbe proseguire sino a circa il 15-18 giugno (vedi ellisse gialla). Poi vi potrebbe essere una graduale, e fisiologica, perdita di forza per andare a chiudere il ciclo nella prima settimana di luglio.
Da segnalare che soprattutto dal 14 maggio l’S&P500 sta recuperando terreno rispetto al Nasdaq.
Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) su una fase di ulteriore forza si fa fatica a delineare prezzi ben oltre i massimi assoluti pre pandemia ovvero intorno a 9750 punti; diciamo che se anche l’S&P500 continuerà a spingere si potrebbe fare una puntata verso 9850 e poi 10000 che sarebbero livelli sempre più irrealistici se paragonati alla situazione economica, costantemente ignorata dai mercati azionari.
Dal lato opposto, una correzione potrebbe portare sino a 9500 e 9400 punti. Se si proseguisse verso 9300 e soprattutto sotto 9200 il ciclo perderebbe forza e si potrebbe entrare nella parte meno forte del ciclo anticipatamente. In tal senso è poco probabile che si possano vedere ulteriori massimi. Oltre abbiamo livelli sino a 9000 e 8900 almeno.
Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.
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