Trimestrali NVDA: perché la nostra strategia IA continua a tenere le azioni NvidiaApprofondisci

Conto alla rovescia per la decisione della Fed

Pubblicato 16.12.2015, 12:15
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
NDX
-
US500
-
FCHI
-
DJI
-
US2000
-
DE40
-
IT40
-
JP225
-
HK50
-
TOPX
-

Market Brief

Le borse cinesi si sono rincuorate sulla scia dell’Europa e di Wall Street e mercoledì hanno compiuto un rally, in vista dell’attesissimo rialzo del tasso dalla Federal Reserve.

Ieri i titoli europei hanno compiuto un rimbalzo dopo cinque giorni di perdite consecutive. Il DAX 30 ha guadagnato il 3,07%, il CAC 40 il 3,16%, il FTSE MIB il 3,74% e l’SPI il 2,37%. Oltreoceano l’euforia è stata più contenuta, con l’S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones Industrial Average in rialzo rispettivamente dell’1,06%, dello 0,87% e dello 0,90%.

Le società a bassa capitalizzazione hanno fatto registrare i guadagni maggiori, con l’indice Russell 2000 a +1,41%. Stanotte in Asia le piazze giapponesi sono state fra le vincitrici principali, con il Nikkei 225 e il TOPIX in rialzo rispettivamente del 2,61% e del 2,54%, nonostante il rallentamento dell’attività manifatturiera.

A dicembre il PMI manifatturiero è sceso a 52,5 punti rispetto ai 52,6 punti del mese precedente, a novembre gli ordini di macchine utensili si sono contratti del 17,7% a/a (rispetto al -17,9% previsto). La coppia USD/JPY si è apprezzata a Tokio, dopo aver guadagnato quasi l’1% durante la seduta europea. Ora la coppia testa la resistenza a 122; il livello più forte, che giace a 122,25, rappresenterà il vero banco di prova. Altrove, l’Hang Seng è in rialzo dell’1,88%, mentre gli indici compositi di Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,17% e lo 0,68%.

Ancora una volta l’EUR/USD non è riuscito a superare al rialzo il forte livello ubicato a 1,1050 e alla fine è sceso a 1,0910, sulla scia dei dati USA superiori alle attese. Dal rapporto sull’inflazione pubblicato ieri emerge che l’impatto dello scorso anno dovuto al calo dei prezzi del greggio inizia a scomparire nell’indicatore su base annuale. L’IPC primario è lievitato allo 0,5% a/a, superando lo 0,4% previsto e lo 0,2% del rilevamento precedente. L’indice core (al netto di generi alimentari ed energia) ha rispettato le previsioni, attestandosi al 2% a/a a novembre (ottobre: 1,9%).Un discorso a parte merita l’indice Empire sul manifatturiero, risultato superiore alle previsioni, attestandosi a -4,59 a fronte del -7 previsto; ciò indica tuttavia che il settore incontra delle difficoltà nell’adattarsi a un contesto caratterizzato dal dollaro forte.

Nel Regno Unito, per la prima volta dal luglio di quest’anno, l’inflazione è salita sopra lo 0. Nonostante il lieve miglioramento di novembre, c’è ancora molta strada da fare per raggiungere l’obiettivo della BoE. A novembre i prezzi sono saliti dello 0,1% a/a, cifra in linea con le attese e superiore al -0,1% del rilevamento precedente. L’indicatore core è salito all’1,2% a/a dall’1,1% di ottobre. Ieri la reazione della GBP/USD è stata tiepida, perché gli operatori si concentrano sull’imminente decisione sul rialzo del tasso dalla Fed. Ieri il cable ha ceduto quasi l’1%, perché le speculazioni su un rialzo del tasso hanno innescato un rally del dollaro. La coppia si è stabilizzata intorno a 1,5040 a Tokyo, passando di mano lateralmente in una fascia ristretta. Al rialzo, una resistenza giace a 1,5185 (massimo di ieri), invece al ribasso si osserva un supporto a 1,4895 (minimo 2 dicembre).

Nelle prossime ore, l’attenzione del mercato sarà tutta concentrata sulla decisione della Fed. Oggi la volatilità dovrebbe essere piuttosto contenuta, perché gli operatori si preparano alla decisione. Gran parte degli osservatori stima che la banca centrale alzerà il tasso di 25 punti base, la probabilità è pari circa all’80%. Noi siamo un po’ più ribassisti, perché scommettiamo su un aumento più contenuto del tasso sui fondi federali. Prevediamo anche toni accomodanti dal comunicato di Yellen.

Oggi gli operatori monitoreranno i PMI in Francia, Germania ed Eurozona; le richieste di disoccupazione e il tasso di disoccupazione ILO nel Regno Unito; il sondaggio ZEW in Svizzera; l’IPC nell’Eurozona; le vendite al dettaglio in Brasile; i nuovi cantieri residenziali, i permessi di costruzione, la produzione industriale, il tasso di utilizzo degli impianti, il PMI manifatturiero e la decisione sul tasso del FOMC negli USA; il PIL in Nuova Zelanda.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.