Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
Da inizio settimana si ha la sensazione che i mercati si stiano muovendo (anche se con meno vigore del solito) sui fondamentali.
La stagione degli utili negli Stati Uniti è iniziata bene, con Goldman Sachs e Netflix che ieri hanno supportato Wall Street e l’azionario europeo, un movimento che sta aiutando i mercati anche in Asia e nell’Eurozona.
Inoltre, vari esponenti della Fed, soprattutto la Williams considerata tradizionalmente un falco, hanno parlato dell'inflazione ritenendo che nei prossimi 2 anni si resterà attorno al 2% o poco al di sopra.
Opinioni ampiamente in linea con le relazioni del FOMC (nelle proiezioni economiche di marzo), opinioni che hanno contribuito a portare il rendimento dell’obbligazione a 2 anni ad un massimo decennale del 2,40%.
I rendimenti a più lungo termine faticano ad adeguarsi a questi rialzi e la curva dei rendimenti continua ad appiattirsi, elemento sicuramente non pro dollaro a lungo andare.
La propensione al rischio è cresciuta anche durante la notte sulla base di indiscrezioni che vorrebbero colloqui avanzati con la Corea del Nord (in particolare un incontro tra il capo della CIA e Kim).
Wall Street ieri ha chiuso in territorio positivo con lo SP 500 + 1.0% a 2706 punti e con i future di nuovo al rialzo.
Ciò ha dato spinta ai mercati asiatici ( Nikkei + 1,4%) mentre gli europei appaiono un po’ più cauti, dopo un tentativo di partenza al rialzo.
Nel forex , il dollaro è altalenante, mentre Yen e CHF risentono della propensione al rischio, ma ovviamente le valute protagoniste di giornata saranno la Sterlina e il Dollaro Canadese. Il dollaro canadese ha perso qualcosa dopo i cauti commenti di Trump sul NAFTA e in vista della Bank of Canada.
Nelle materie prime l’indiscrezione di colloqui tra Stati Uniti e Corea del Nord sta pesando sull'XAU/USD, mentre il calo degli inventari API sta contribuendo a sostenere il petrolio .
Come detto oggi sarà la giornata dell’inflazione UK, dopo la disoccupazione di ieri e i dati sulla crescita dei salari (+ 2,8%), il mercato guarderà con estrema attenzione al dato delle 10:30 per capire l’impatto sui salari reali.
L’inflazione dovrebbe rimanere al + 2,7% dopo il forte calo del mese scorso, mentre il core dovrebbe salire leggermente a + 2,5% (da + 2,4%), il che significa che i salari reali potrebbero beneficiarne.
L'inflazione finale dell'Eurozona delle ore 11 dovrebbe confermare le letture flash di + 1,4% e + 1,0% il core.
La Bank of Canada ovviamente sarà il mover più importante di oggi, non ci si aspetta che cambi i tassi da + 1,25% ma con i progressi sul NAFTA i toni potrebbero essere più aggressivi.