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I colloqui tra USA e nord Corea riaccendono la propensione al rischio

Pubblicato 18.04.2018, 10:17
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Da inizio settimana si ha la sensazione che i mercati si stiano muovendo (anche se con meno vigore del solito) sui fondamentali.

La stagione degli utili negli Stati Uniti è iniziata bene, con Goldman Sachs e Netflix che ieri hanno supportato Wall Street e l’azionario europeo, un movimento che sta aiutando i mercati anche in Asia e nell’Eurozona.

Inoltre, vari esponenti della Fed, soprattutto la Williams considerata tradizionalmente un falco, hanno parlato dell'inflazione ritenendo che nei prossimi 2 anni si resterà attorno al 2% o poco al di sopra.

Opinioni ampiamente in linea con le relazioni del FOMC (nelle proiezioni economiche di marzo), opinioni che hanno contribuito a portare il rendimento dell’obbligazione a 2 anni ad un massimo decennale del 2,40%.

I rendimenti a più lungo termine faticano ad adeguarsi a questi rialzi e la curva dei rendimenti continua ad appiattirsi, elemento sicuramente non pro dollaro a lungo andare.

La propensione al rischio è cresciuta anche durante la notte sulla base di indiscrezioni che vorrebbero colloqui avanzati con la Corea del Nord (in particolare un incontro tra il capo della CIA e Kim).

Wall Street ieri ha chiuso in territorio positivo con lo SP 500 + 1.0% a 2706 punti e con i future di nuovo al rialzo.

Ciò ha dato spinta ai mercati asiatici ( Nikkei + 1,4%) mentre gli europei appaiono un po’ più cauti, dopo un tentativo di partenza al rialzo.

Nel forex , il dollaro è altalenante, mentre Yen e CHF risentono della propensione al rischio, ma ovviamente le valute protagoniste di giornata saranno la Sterlina e il Dollaro Canadese. Il dollaro canadese ha perso qualcosa dopo i cauti commenti di Trump sul NAFTA e in vista della Bank of Canada.

Nelle materie prime l’indiscrezione di colloqui tra Stati Uniti e Corea del Nord sta pesando sull'XAU/USD, mentre il calo degli inventari API sta contribuendo a sostenere il petrolio .

Come detto oggi sarà la giornata dell’inflazione UK, dopo la disoccupazione di ieri e i dati sulla crescita dei salari (+ 2,8%), il mercato guarderà con estrema attenzione al dato delle 10:30 per capire l’impatto sui salari reali.

L’inflazione dovrebbe rimanere al + 2,7% dopo il forte calo del mese scorso, mentre il core dovrebbe salire leggermente a + 2,5% (da + 2,4%), il che significa che i salari reali potrebbero beneficiarne.

L'inflazione finale dell'Eurozona delle ore 11 dovrebbe confermare le letture flash di + 1,4% e + 1,0% il core.

La Bank of Canada ovviamente sarà il mover più importante di oggi, non ci si aspetta che cambi i tassi da + 1,25% ma con i progressi sul NAFTA i toni potrebbero essere più aggressivi.

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