Ad eccezione del Russell 2000, gli indici S&P 500, Dow Jones Industrial Average e Nasdaq 100 sono tutti vicini ai massimi storici. C’è la possibilità che alcuni indici tornino a fare doppi top, soprattutto se si osservano i grafici mensili come quello dell’indice S&P.
Tuttavia, se nel corso delle prossime settimane vedremo il superamento dei massimi del 2021 (qualsiasi guadagno rispetto a gennaio sarebbe sufficiente), il rischio di un doppio top si ridurrà. Detto questo, dal rally di ottobre non sono stati presi profitti sostanziali dai mercati. Se ci atteniamo all’S&P, la MA a 50 giorni sembrerebbe essere un buon punto di osservazione per un’opportunità di acquisto nel caso in cui il 2024 iniziasse con qualche presa di profitto.
Il Nasdaq non si è esteso quanto l’S&P, quindi ci sarà una maggiore domanda repressa se i venditori dovessero cercare di controllare l’azione di questo indice. Il MACD ha un “sell”, ma gli altri dati tecnici rimangono sani e il volume di vendita è nettamente inferiore agli acquisti recenti.
Il Russell 2000 ($IWM) ha ancora del lavoro da fare prima di tornare ai massimi del 2021. A fine anno si è verificato un “incrocio d’oro” tra le medie mobili a 50 e 200 giorni, che ha segnato l’inversione di tendenza a favore dei tori da tempo raggiunta per l’S&P e il Nasdaq. Come per questi ultimi indici, i dati tecnici sono forti e il volume di vendita è stato basso.
In futuro, cercheremo di far proseguire la tendenza di ottobre, ma non prima che le “mani deboli” abbiano la possibilità di prendere i loro profitti. Il Russell 2000 ($IWM) ha le migliori possibilità di attrarre compratori in quanto indice “value” rispetto all’S&P e al Nasdaq. Vediamo cosa succederà quando i trader torneranno in forze la prossima settimana.