Questa mattina il cambio tra EUR/USD è salito oltre la soglia di 1,18, un picco a 1,1808 (massimo a oltre due settimane).
La moneta unica europea è in rafforzamento anche rispetto alle altre valute, con EUR/CHF risalito fino a 1,1640 franchi svizzeri.
Anche le borse europee sono in rialzo oggi in scia ai guadagni di Wall Street ieri sera, in particolare l'indice Nasdaq ha aggiornato i massimi storici per la terza sduta consecutiva, mentre il Dow Jones è balzato dell'1,40%.
In Italia, scatto in avvio di giornata per tutto il settore bancario: +1,28% per Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e +1,25% Unicredit (MI:CRDI).
Il mercato è comunque cauto considerato che il presidente USA, Donald Trump, non ha intenzione di abbandonare la linea dura sulla questione del commercio, ha detto il consigliere economico della Casa Bianca ieri, preparando di fatto il terreno per una resa dei conti, durante il vertice del G7 che inizia oggi in Canada.
In Asia, il Nikkei 225 giapponese è salito dello 0,9 percento a 22,823.26, mentre lo Shanghai Composite ha perso lo 0,1 percento, in ribasso a 3,112.03, la Kospi sudcoreano ha guadagnato lo 0,7 percento a 2470,58, invece l'indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,6 percento a 31,459,23. L'australiano S&P-ASX 200 ha guadagnato lo 0,5 percento a 6.057.30, e il BSE Sensex 30 dell'India è salito di oltre l'1 percento a 35.547,13.
Lo XAU/USD ha inizialmente testato la resistenza nell'area 1302 $ - 1300 $, ma non è riuscito a superarla, di conseguenza i prezzi sono tornati al livello di 1296 $.
Il metallo prezioso sta ricevendo un po’ di supporto da un calo nell'indice del dollaro USA, sebbene la positiva propensione al rischio sul mercato continui a limitare il rialzo.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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