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Il recap di ottobre: Analisi sui certificati di SG a cura di Investire.biz

Pubblicato 30.10.2020, 10:17
Aggiornato 10.06.2021, 10:20

Guardare al recupero delle minusvalenze investendo nel FTSE MIB

La seconda ondata di Coronavirus sta entrando nel vivo in Europa, con diversi Paesi membri del blocco che stanno adottando misure di contenimento sempre più severe. Questo elemento unito all’avvicinarsi delle elezioni presidenziali USA del prossimo 3 novembre contribuisce ad alimentare il clima di incertezza, minacciando la già fragile ripresa economica del Vecchio Continente. A conferma di quanto appena detto, è da considerare come nelle ultime giornate gli indici di Borsa di quasi tutto il mondo abbiano segnato pesanti cali che fanno tornare alla mente il sell-off di fine febbraio e inizio marzo 2020. Vi sono però alcuni elementi che possono ancora generare un tiepido ottimismo. Tra questi il supporto delle Banche centrali e le maggiori conoscenze sul virus. Rispetto a marzo le conoscenze mediche sul Covid-19 sono cresciute in modo importante ed è stato approvato un metodo ritenuto sicuro ed efficace per il trattamento dei pazienti ospedalizzati: il remdisivir di Gilead Sciences (NASDAQ:GILD). Oltre a questo, sembra che tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 possa arrivare un vaccino che permetta un ritorno alla normalità.

Guardare al recupero delle minusvalenza investendo sul FTSE MIB

Investire sull’indice DAX proteggendosi dalle incertezze

Sono diversi gli elementi di pericolo che si evidenziano per gli indici di borsa del Vecchio Continente. Il più immediato è sicuramente quello di un evento di portata globale come quello delle elezioni presidenziali USA che si terranno il prossimo 3 novembre e dall’esito che è tutto fuorché certo, come ci hanno insegnato le votazioni del 2016. Sempre in territorio USA, gli investitori rimangono preoccupati per il nuovo pacchetto di stimoli, che sembra ormai destinato a venire approvato dopo gli esiti elettorali a causa del poco tempo rimanente e dalle difficoltà del Congresso nel trovare un accordo. Un’altra problematica più vicina al blocco è quella relativa al fronte Brexit, anche se le ultime indicazioni fornite dal Capo Negoziatore UE, Michel Barnier, indicano come un incontro tra UE e UK possa essere a portata di mano. Le speranze sono quelle di raggiungere un punto di incontro entro la metà di novembre 2020. Infine si deve considerare l’evoluzione della pandemia di Coronavirus e i relativi effetti economici.

La tanto temuta seconda ondata è arrivata e ha iniziato a provocare chiusure a macchia di leopardo in diversi Paesi del blocco. La speranza è rivolta al vaccino, specie dopo le ultime notizie di Pfizer (NYSE:PFE) (NYSE:PFE) e Moderna, che potrebbero riuscire ad ottenere l’autorizzazione per l’uso di emergenza dei loro prodotti vaccinali a novembre e a dicembre. A fare da sfondo ci sono sempre le misure ultra accomodanti della BCE, che dovrebbero fornire una rete di sicurezza ad eventuali ribassi eccessivamente marcati degli indici di Borsa.

Investire sull'indice DAX proteggendosi dalle incertezze

Investimenti: un Certificato per puntare sulla transizione energetica con Enel (MI:ENEI)

I processi di decarbonizzazione ed elettrificazione sembrano ben avviati e pronti a dare una svolta all’attuale modello energetico fondato sui combustibili fossili. La cosiddetta svolta green è ormai entrata nei programmi dei vari regolatori a livello mondiale, tanto che il Green Deal è uno dei punti cardine su cui si basa il piano di ripresa dalla pandemia di Coronavirus del Vecchio Continente: il Next Generation EU da 750 miliardi di euro. Con questo programma saranno beneficiate le energie pulite e quindi quelle del comparto elettrico. Si pensi infatti che l’Unione Europea mira ad azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050. In tal senso, Enel (MI:ENEI) potrebbe essere una società interessante per valutare un investimento.

Enel: quadro tecnico e di contesto

Enel riveste un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione tramite Enel Green Power, che nel 2019 contava 47 impianti principalmente eolici e solari, con una capacità totale gestita di 46 GW. L’azienda punta ad arrivare a realizzare il 57% di produzione rinnovabile in maniera sostenibile entro il 2022 e guarda con interesse allo sviluppo dell’elettrolisi per creare idrogeno in maniera pulita. Questa fonte potrebbe diventare competitiva nel 2030.

Un Certificato per puntare sulla transizione energetica con Enel

Investire nel progresso del settore sanitario europeo

Il settore sanitario è in particolare focus nell’ultimo periodo perché quello in prima linea nella lotta e nella prevenzione del Coronavirus. Vaccini, tamponi e dispositivi di protezione individuale sono diventate delle parole sempre più presenti nelle nostre vite, profondamente cambiate dalla pandemia. Tuttavia, il virus è un elemento singolo in un quadro molto più ampio: nel lungo termine saranno altri i fattori che governeranno l’andamento del comparto, in primis l’innovazione.

Settore sanitario: analisi tecnica e di contesto

Tralasciando per un momento il Coronavirus, il fattore che più di tutti potrebbe rafforzare il settore è l’avvento del 5G. Il nuovo standard di comunicazione aprirà infatti alla possibilità di eseguire interventi chirurgici, consulti medici e monitoraggio delle condizioni dei pazienti a distanza. Il tutto grazie alla velocità di connessione e alla sua bassissima latenza. Oltre a questo, sarà possibile utilizzare dispositivi interconnessi sempre più evoluti che potranno somministrare farmaci perché capaci di adattarsi a condizioni fisiche e dell’ambiente. Anche le innovazioni in materia di Intelligenza Artificiale potranno rivoluzionare il comparto medico tramite ad esempio diagnosi sempre più precise e veloci o con robot che potranno operare al posto delle persone fisiche, con un vantaggio in termini di precisioni o errori. Se poi il Covid-19 dovesse spingere gli investimenti nell’healthcare, si potrebbe assistere all’accelerazione dell’ulteriore sviluppo della continua innovazione del comparto.

Investire nel progresso del settore sanitario europeo

Leonardo: una scommessa sulla ripresa dei conti e sulla spinta dell'aerospaziale

Il Coronavirus ha avuto un impatto pesante su numerosi titoli di Piazza Affari, alcuni dei quali non sono ancora riusciti a rialzare la testa veleggiando ancora sui minimi dello scorso marzo. Tra questi si inserisce sicuramente Leonardo, che nel 2020 ha perso oltre il 52% di valore.

L’azienda tuttavia opera in un settore che promette di stupire: quello aerospaziale. Di recente infatti, l’Italia è stato il primo Paese del Vecchio Continente a firmare una dichiarazione d’intenti con gli USA per tornare sulla luna entro il 2024 grazie al programma Artemis. Secondo l’Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, l’impatto sul comparto sarà positivo per un miliardo di euro. Oltre a questo, lo stesso CEO ha dimostrato una grande fiducia in Leonardo comprando 100.000 azioni ad un prezzo di circa mezzo milione di euro. Sempre Profumo in un’intervista si è detto fiducioso sulla ripresa del secondo semestre 2020, con le previsioni dell’azienda che vedono un calo degli ordini compreso tra il -11% e il -4%, ricavi tra il -9 e il +2% ed EBITDA tra il -28% e il -24%. L’AD ha inoltre evidenziato come la pandemia abbia aperto nuovi mercati di sbocco per implementare le tecnologie sviluppate nella difesa e nella sicurezza, come ad esempio le infrastrutture sanitarie. Interessante evidenziare come la società abbia un occhio di riguardo ai principali temi che governeranno il nostro futuro, visto che continuano gli investimenti nei Leonardo Labs, dove è prevista l’assunzione di 400 ricercatori che si focalizzeranno tra le altre cose su big data, intelligenza artificiale, mobilità elettrica e tecnologie quantistiche. Guardando al consensus dei 16 analisti censiti da Reuters, vediamo come 8 abbiano un giudizio “buy”, 3 “outperform”, 4 “hold” e un solo “underperform”. Il target price medio è di 8,94 euro, quasi il 79% in più rispetto alle quotazioni attuali.

Leonardo:una scommessa sulla ripresa dei conti

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