Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

L'indice del dollaro USA è rimasto invariato oggi

Pubblicato 03.05.2018, 13:01
Aggiornato 09.07.2023, 12:32
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L'Indice del Dollaro USA, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere di sei valute principali, è rimasto praticamente invariato oggi dopo aver toccato il livello più alto nel 2018 di ieri, all'indomani dell'incontro politico della Fed.

I mercati statunitensi hanno chiuso in ribasso ieri, in seguito alla riunione del FOMC.

Sebbene gli indici azionari siano aumentati immediatamente dopo la loro decisione, questo sentimento si è rapidamente invertito, e le azioni si sono abbassate per finire in rosso.

Sia lo S&P 500 che il Dow Jones sono diminuiti dello 0,72%, mentre il Nasdaq Composite è diminuito dello 0,42%.

Attualmente i future che tracciano S&P, Dow e Nasdaq 100 si trovano in territorio positivo, anche se marginalmente.

In Asia, i mercati giapponesi sono rimasti chiusi per un giorno festivo, mentre a Hong Kong l'Hang Seng è crollato dell'1,4%.

In Europa, i future che tracciano i principali indici sono in ribasso.

I prezzi dei futures sul Brent proseguono in leggero rialzo, sebbene frenati dai dati su produzione e scorte Usa.

A catalizzare gli acquisti è soprattutto la prospettiva che Washington applichi nuove sanzioni all'Iran, la decisione finale verrà adottata dal presidente Donald Trump entro il 12 maggio.

Le riserve di greggio Usa, secondo quanto comunicato dall'agenzia governativa Eia, la settimana scorsa sono salite di 6,2 milioni di barili, portandosi sui massimi di quest'anno.

L'output di Washington è cresciuto a 10,62 milioni di barili al giorno: ora gli Usa producono più greggio dell'Arabia Saudita e soltanto la Russia ha un output maggiore (11 milioni di barili al giorno).

Il trend delle compagnie petrolifere Usa dovrebbe consentire a Washington di superare la produzione russa a breve.

Secondo un sondaggio Reuters, ad aprile la produzione dei paesi membri dell'Opec si è attestata attorno ai 32 milioni di barili al giorno, meno del target di 32,5 milioni fissato dall'organizzazione, a causa del crollo dell'output del Venezuela.

Attorno alle 11,55 italiane, il futures sulle consegne di Future Petrolio Brent a luglio si attesta a 73,51 dollari il barile (+0,15 dollari), dopo aver oscillato tra 72,93 e 73,66 dollari.

FIBO Group

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