Settimana che inizia come aveva chiuso quella precedente. Cali generalizzati, con Shanghai Composite (Cina) e S&P 500(Stati Uniti) che lasciano sul terreno un % rispetto all’ Euro Stoxx 50 (Europa).
Anche l’apertura odierna vede il Giappone in calo con il Nikkei 225 a -1.9% e la Cina sotto di oltre il 4%.
E’ probabile infatti che si vadano a ritestare i minimi di marzo. In quell’occasione avevamo assistito ad un rimbalzo, vedremo se andrà così anche questa volta.
Di positivo per i mercati europei la rielezione di Macron in Francia, che fornisce maggiore continuità politica in un momento estremamente delicato.
Resta una situazione temporaneamente negativa su tutte le asset class (vedi sopra), con azioni, bond e materie prime in calo, e nemmeno il cash aiuta oggi con l’inflazione sopra il 7%.
Indubbiamente un momento da gestire con intelligenza e senza perdere lucidità, con i consueti accorgimenti utili in queste fasi ovvero:
- Orizzonte temporale medio-lungo, i mercati scendono è normale
- Diversificazione (per asset class, paesi, stili)
- Ingressi frazionati e PAC (che aiutano molto in queste situazioni)
Le valutazioni contano
Nella foto sopra, vediamo il rapporto di forza relativa tra il 15% più caro (in termini di valutazioni) delle azioni e l’indice S&P 500.
Calo decisamente importante perché, come spesso diciamo, in momenti come questi, sembra quasi che gli investitori si sveglino e tornino a ragionare, capendo che titoli con valutazioni elevate senza bilanci o prospettive robuste non possono mantenersi a lungo su certi livelli, e poi succede questo.
Nel video sotto riportato, una panoramica a livello grafico dei principali indici (NASDAQ Composite, S&P 500 ed Euro Stoxx 50 per la settimana).
Alla prossima!
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