Oggi le azioni asiatiche hanno toccato i massimi livelli in 2 settimane e mezzo, nonostante le persistenti preoccupazioni per la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Prima del vertice del G7 della settimana prossima in Quebec, le sei nazioni al di fuori degli Stati Uniti si sono unite per una rara dichiarazione congiunta nella quale hanno espresso al segretario al Tesoro degli Stati Uniti Steven Mnuchin la loro “preoccupazione e delusione” sui dazi del Presidente Trump.
Intanto, in Asia l'indice giapponese Nikkei 225 è salito dell'1,4 percento a 22,475,94, mentre il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato lo 0,3 percento a 2,445,73.
L'Hang Seng di Hong Kong è salito dell'1,5 percento a 30,945,57, e l'indice Shanghai Composite è salito dello 0,6 percento a 3,092,97, invece l'australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,5 percento a 6.020.30.
Futures su azioni: Future S&P 500 + 0,2%; Nasdaq 100 + 0,3%, Dax + 0,1%; FTSE 100 + 0,2%
EUR 1.1696-1.1654; JPY 109.77-109.45; AUD 0.7621-0.7559; NZD 0.7008-0.6977
Oro -0,3% a 1,295 $; ETFS WTI Crude Oil (MI:CRUD) -0,1% a 65,75 $; Rame + 0,4% a 3,10 $
Oggi i future del WTI statunitense sono in discesa, mentre sui mercati si consolida l'aspettativa che l'OPEC potrebbe reagire a eventuali riduzioni dell'offerta da parte di Venezuela e altri Stati, in modo da evitare eccessi di pressioni.
Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord cala di 18 cents a 76,61 dollari, mentre i Future Petrolio Greggio WTI cede 6 cents a 65,75 dollari.
Il cartello degli esportatori di greggio si riunirà il 22 giugno ma nel corso del fine settimana si è già svolta una riunione informale di alcuni Stati chiave, tra cui l'Arabia Saudita.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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