In un'impressionante dimostrazione di resilienza del mercato, il Bitcoin ha raggiunto giovedì un massimo annuale, raggiungendo 36.847 dollari, il punto di prezzo più alto in un anno e mezzo. Questo trend rialzista è persistito anche se i dati di TheMinerMag hanno rivelato un aumento significativo del rapporto liquidazione/produzione di Bitcoin nel mese di ottobre, salito al 105%. Questo dato è in netto contrasto con i rapporti registrati nei tre mesi precedenti: 64% a luglio e 77% ad agosto e settembre.
La recente escalation del prezzo del Bitcoin a oltre 34.000 dollari ha portato a una notevole impennata delle vendite da parte dei minatori. Ali, un analista di dati sulle criptovalute della piattaforma X, ha osservato che tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre i minatori hanno venduto oltre 5.000 Bitcoin, per un valore di circa 175 milioni di dollari. Questo sell-off è in linea con i rapporti più ampi che indicano che i minatori stanno liquidando più Bitcoin di quanti ne estraggono.
Gli osservatori del mercato interpretano questa ondata di vendite da parte dei minatori come una mossa strategica in vista dell'atteso evento di dimezzamento dei Bitcoin. Questo evento dovrebbe dimezzare le ricompense dei blocchi, influenzando potenzialmente il comportamento dei minatori e la disponibilità di Bitcoin sui mercati. Nonostante la sostanziale svendita da parte dei minatori, il valore del Bitcoin non solo ha tenuto, ma si è impennato, sottolineando la robusta dinamica della domanda della criptovaluta.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.