Di Gina Lee
Investing.com - Nel quarto trimestre l'economia cinese è cresciuta al ritmo più basso dal secondo trimestre 2020 per gli effetti della crisi del mercato immobiliare e della politica di zero tolerance cul Covid, spingendo la banca centrale PBoC a tagliare i tassi di interesse sui prestiti principali.
Secondo i dati ufficiali, PIL del quarto trimestre è aumentato del 4% su base annua dal +4,9% del trimestre precedente, superando comunque il consenso elaborato da Investing.com del 3,6%. Su base trimestrale, il tasso di crescita è stato pari al +1,6% (atteso +1,1%) rispetto al +0,2% del terzo trimestre.
Nel 2021, la seconda potenza mondiale ha registrato una crescita del +8,1%, quindi oltre l'obiettivo del governo del +6%, ma per gli analisti di Oxford Economics, "la crescita continuerà a essere appesantita dal settore immobiliare e, naturalmente, dalla politica di tolleranza zero contro il coronavirus".
Nonostante una produzione industriale aumentata del 4,3% su base annua a dicembre (+3,6% previsto), la People's Bank of China ha deciso di tamponare i possibili utleriori rallentamenti economici, anche in vista delle nuove restrizioni alle attività che verranno imposte prima del capodanno cinese e delle Olimpiadi invernali.
La banca centrale di Pechino ha tagliato i tassi sulla linea di prestito a medio termine a un anno di 10 punti base al 2,85%, riducendo dello 0,1% anche il tasso sui pronti contro termine inverso a sette giorni dal 2,2% al 2,1%.
Reazione contrastata sulle Borse asiatiche, con Hang Seng in calo dello 0,7%, Shanghai Composite in rialzo dello 0,6% e SZSE Component al +1,5%.
Con Wall Street che rimarrà chiusa per il Martin Luther King Day, i futures europei indicano il FTSE MIB in rialzo di 20 punti, il DAX in positivo di 100 punti, il CAC 40 a +6 punti e il FTSE 100 a +9 punti.