Borsa Milano chiude in calo colpita da banche, peggio di Europa

Pubblicato 31.08.2009, 18:04
SRG
-
PLT
-
ISP
-
LDOF
-
ENI
-
TRN
-
AGL
-
BAMI
-

MILANO, 31 agosto (Reuters) - Piazza Affari chiude in perdita, confermando il calo di metà giornata, più accentuato rispetto alle altre borse europee e a Wall Street.

Da un lato l'intonazione dei listini milanesi riflette il cambiamento di clima a livello globale, sulla scia del crollo di Shanghai e con il greggio che cala sotto quota 70 dollari al barile, con una perdita che supera i tre dollari.

Dall'altro, sulla piazza milanese in particolare ha pesato il cattivo andamento degli istituti di credito. "Se in passato i bancari sono stati l'àncora della borsa milanese, esaurita la benzina delle trimestrali ora sono proprio loro i titoli più penalizzati dai realizzi", osserva un trader. "Questo ridimensionamento era maturo, in un certo senso fisiolgico".

Non sono stati sufficienti i buoni dati Pmi del Midwest americano, in crescita oltre le attese, né la notizia che l'attività economica a New York segna in agosto una netta ripresa dopo due mesi consecutivi in calo.

L'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha chiuso a -1,11%, il FTSE AllShare <.FTITLMS> a -1,02% e il FTSE MidCap <.FTITMC> a -0,93%. I volumi valgono poco meno di due miliardi di euro.

Il benchmark europeo Dj Stoxx 600 <.STOXX> arretra a sua volta dello 0,66%.

* Il tema dominante della giornata è stato l'emorragia nei listini bancari. Il calo, più deciso rispetto al resto d'Europa e in un settore che pesa molto sulla borsa italiana, trascina gli indici milanesi più in basso rispetto ad altre piazze continentali.

UBI ha annunciato sabato risultati giudicati inferiori alle attese e perde oltre il 4%. L'utile è inferiore alle previsioni e il margine di interesse (in calo del 5% sul trimestre) "è la peggiore performance tra le banche italiane che copriamo", dice un operatrice. La reazione all'outlook, di per sé non particolarmente negativo, è accentuata dall'alta valutazione del titolo rispetto alle altre popolari, spiega l'operatrice.

Perdono oltre il 2% UNICREDIT e POP MILANO , con l'istituto guidato da Alessandro Profumo che vede riaprire il procedimento istruttorio a proprio carico dell'Antitrust, riguardante l'applicazione delle commissioni di massimo scoperto. Scopo del procedimento è verificare il rispetto degli impegni presi in seguito a una precedente istruttoria del Garante.

Cedono invece tra l'1% e il 2% INTESA SANPAOLO , MPS , MEDIBANCA e BANCO POPOLARE . A livello continentale, l'indice di settore <.SX7P> perde l'1,2%.

* Dopo la corsa delle ultime sedute, culminata nel +12% di venerdì, le prese di beneficio spingono giù anche STM MICROELECTRONICS , che perde il 2,12% nonostante l'associazione mondiale del settore comunichi una crescita cospicua (+5,3%) del mercato dei semiconduttori nel mese di luglio.

* Cede il 2% FINMECCANICA , che registra i commenti del segretario americano alla Difesa Robert Gates sulla necessità di riformare il processo di forniture militari e sul cattivo affare che sarebbe stato l'elicottero presidenziale, la cui commessa è stata annullata dal presidente Barack Obama.

* Nonostante qualche oscillazione in territorio negativo nel pomeriggio, tengono i titoli difensivi come le utility. Chiudono in positivo A2A , SNAM RETE GAS e TERNA , con rialzi modesti tra lo 0,4% e lo 0,9%.

* ENI segna a sua volta un piccolo guadagno, a +0,36% a dispetto del greggio che crolla di oltre 3 dollari al barile. "Finché il petrolio resta in vista dei 70 dollari, il calo è considerato recuperabile", dice un trader. "E poi c'è speculazione in vista dello stacco del dividendo il prossimo 21 settembre".

* Eccezioni alla corsa alle vendite sono anche AUTOGRILL , che chiude a +1,49%, CAMPARI a +0,51%, PRYSMIAN a +0,39% e PARMALAT a +0,79%, sebbene i trader non indichino motivazioni specifiche agli acquisti.

* Fuori dal listino principale, contro corrente anche RISANAMENTO , capace di sfiorare l'11% con i mercati che scommettono sul piano di salvataggio, discusso insieme alla semestrale nel Cda odierno.

* Brillante anche TERNI ENERGIA , che guadagna il 6,4% dopo aver annunciato che entro settembre saranno ultimati 9 nuovi impianti fotovoltaici da 10 Megawatt complessivi.

* Peggior titolo, in termini di performance, è ANTICHI PELLETTIERI , che lascia sul terreno il 18% dopo che la società di revisione non ha espresso un giudizio sui conti del semestre della società.

Pesa sulle quotazioni anche la situazine della collegata MARIELLA BURANI , sospesa dalle contrattazioni a tempo indeterminato. "Su Antichi Pellettieri si scarica anche quello che non si può scaricare su Mariella Burani", osserva un'operatrice.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.