Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 14 maggio:
1. Trump promette di parlare con Xi al G20 e si aspetta un successo
Con Stati Uniti e Cina che alzano la posta nel loro botta e risposta sui dazi commerciali, il Presidente USA Donald Trump ha reso noto ieri sera che intende incontrare il leader cinese Xi Jinping al vertice del G20 del 28 e 29 giugno. “Ci incontreremo, come sapete, al G20 in Giappone e sarà, penso, probabilmente un incontro molto fruttuoso”, ha affermato.
Trump ha inoltre previsto che l’esito delle trattative commerciali si avrà “tra circa tre o quattro settimane” e che, secondo lui, “sarà un successo”.
Il governo cinese stamane ha reso noto che le parti proseguiranno i negoziati, alimentando le speranze che la recente escalation delle tensioni venga frenata.
I toni più ottimistici sembrano aver riacceso le speranze che si arrivi ad un accordo, sebbene Trump abbia ribadito i suoi avvertimenti a Pechino invitando il paese a ridimensionare la sua risposta. “Potrebbero esserci dei contrattacchi ma non potranno essere considerevoli”, ha riferito Trump ai giornalisti alla Casa Bianca.
2. Giù le borse asiatiche, stabili mercati in USA ed Europa
Il forte selloff a Wall Street ieri - che ha causato il calo percentuale maggiore del Nasdaq di quest’anno e la performance peggiore degli indici Dow e S&P 500 dal 3 gennaio - ha spinto le borse asiatiche al minimo di tre mesi e mezzo questo martedì.
I commenti di Trump sul successo dell’esito delle trattative commerciali hanno calmato i nervi, facendo recuperare le perdite in Asia e comportando una ripresa delle borse europee.
Positivi anche i future USA in seguito alle dichiarazioni. Alle 5:38 ET (9:39 GMT), i future Dow salgono di 140 punti, o dello 0,6%, i future S&P 500 vanno su di 19 punti, o dello 0,7% mentre i future Nasdaq 100 sono in salita di 68 punti, o dello 0,9%.
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3. I commenti di Trump causano inversioni di prezzo in varie classi di asset
Oltre all’umore positivo generato sui mercati azionari dalle prospettive ottimistiche di Trump sui negoziati commerciali, la maggior parte delle classi di asset che era stata colpita dall’aumento dei dazi ha fatto dietrofront questa mattina.
Dopo aver segnato il minimo in oltre un decennio dopo due settimane consecutive in discesa, i future della soia hanno visto una lieve ripresa. I dazi annunciati dalla Cina, il principale importatore mondiale, probabilmente peseranno sulla materia prima e sulla domanda.
Gli asset rifugio, intanto, registrano un calo della domanda. Lo yen ed il franco svizzero si staccano dai recenti massimi contro il dollaro, mentre i future dell’oro si allontanano scendendo sotto i 1.300 dollari, dopo 3 giorni in salita.
Anche i bond USA perdono il proprio fascino, con il rendimento in salita in quanto il calo della domanda ha fatto scendere i prezzi. Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni USA si riprende da meno del 2,4%, un livello che non veniva infranto al ribasso dal 2017.
4. L’Amministratore Delegato di Uber mette in guardia su altri tempi difficili per il titolo
L’Amministratore Delegato di Uber (NYSE:UBER) Dara Khosrowshahi ha ammesso che la compagnia ha cominciato male dopo il deludente esordio in borsa, crollando di quasi il 18% in soli due giorni, ed ha avvertito che il titolo potrebbe restare sotto pressione nei prossimi mesi.
In una nota ai dipendenti, Khosrowshahi scrive che il titolo non è stato scambiato tanto bene quanto aveva sperato dopo l’arrivo in borsa.
5. Prezzo del greggio giù in attesa del report OPEC e dei dati sulle scorte
Il prezzo del greggio si avvia a segnare la quarta seduta al ribasso questo martedì, in vista della pubblicazione del report mensile dell’OPEC e dei dati settimanali sulle scorte USA.
La domanda debole tra le scorte globali relativamente alte potrebbero supportare la determinazione dei sauditi a non aumentare la produzione. Intanto, l’American Petroleum Institute nel corso della giornata pubblicherà i dati settimanali sulle scorte statunitensi. Per i dati governativi ufficiali di domani si prevede un calo di 2,13 milioni di barili.
I future del greggio USA scendono di 13 centesimi, o dello 0,2%, a 60,90 dollari alle 5:39 ET (9:39 GMT), mentre il greggio Brent è in calo di 6 centesimi, o dello 0,1%, a 70,17 dollari.