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Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Pubblicato 01.11.2017, 10:14
Aggiornato 01.11.2017, 10:14
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo mercoledì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo mercoledì 1° novembre:

1. Il giorno della decisione della Federal Reserve

La Fed non dovrebbe intervenire sui tassi di interesse a conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria alle 14:00 ET (18:00 GMT), mantenendoli in un range compreso tra l’1,0% e l’1,25%.

La banca centrale probabilmente parlerà dell’economia più solida nella sua dichiarazione di politica monetaria, mentre si avvicina il probabile aumento dei tassi il prossimo mese. Sotto i riflettori anche i commenti della Fed sull’inflazione.

La decisione di politica monetaria avverrà a pochi giorni dalla nomina del Presidente Donald Trump del nuovo presidente della Fed, attesa per domani, e secondo voci di corridoio la scelta sul sostituto di Janet Yellen al termine del suo mandato a febbraio ricadrà sull’attuale Governatore della Fed Jerome Powell.

Powell è considerato più cauto sulla politica monetaria rispetto agli altri candidati, in particolare se paragonato all’economista dell’Università di Stanford John Taylor, che viene ritenuto un altro dei favoriti.

Oltre che sulla Fed, l’attenzione degli investitori sarà rivolta sul calendario economico che oggi prevede il report ADP sull’occupazione alle 8:15 ET (12:15 GMT), l’indice PMI manifatturiero alle 9:45 ET (13:45 GMT) ed i dati manifatturieri dell’ISM insieme ai dati edili alle 10 ET (14:00 GMT). Attesi inoltre i dati sulle vendite di auto relativi al mese di ottobre.

Gli investitori aspettano anche i dettagli sulla riforma fiscale dopo la notizia che i legislatori Repubblicani rinvieranno di un giorno la legge sulle tasse, nel tentativo di superare le differenze concernenti il trattamento dei conti di risparmio delle pensioni e delle tasse locali e statali, secondo alcune fonti.

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La proposta di legge era inizialmente attesa per oggi, ma si dice che sarà invece resa nota domani.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita così come il rendimento dei Buoni del Tesoro.

2. Le borse globali toccano nuovi massimi

Le borse globali iniziano il mese con il piede giusto, segnando l’ultima serie di massimi storici supportate dai risultati positivi delle compagnie e dall’ottimismo per la crescita globale.

I mercati dell’Asia Pacifica hanno chiuso al rialzo. L’indice nipponico Nikkei segna un’impennata dell’1,9% ad un nuovo massimo di 21 anni. In Corea del Sud, l’indice Kospi schizza dell’1,3% ad un nuovo massimo storico, incoraggiato dai rialzi nel settore tech.

In Europa, l’indice pan-europeo Stoxx 600 balza al massimo di oltre due anni, con quasi tutti i settori in positivo, mentre gli investitori sono concentrati sui report sugli utili.

A Wall Street, i titoli USA puntano ad un’apertura positiva, con gli investitori in attesa dei report sugli utili per capire come influiranno sui mercati. I tre principali indici di Wall Street sono saliti ieri chiudendo ottobre con l’aumento mensile maggiore da febbraio.

3. Utili di Facebook e Tesla

I trader si preparano ad un’altra raffica di report sugli utili da parte di colossi come Allergan (NYSE:AGN), Groupon (NASDAQ:GRPN), Sodastream (NASDAQ:SODA), Clorox (NYSE:CLX), Cognizant (NASDAQ:CTSH), New York Times (NYSE:NYT) e Thomson Reuters (NYSE:TRI), previsti prima della campanella di apertura.

Dopo la chiusura, sono attesi i risultati di Facebook (NASDAQ:FB), Tesla (NASDAQ:TSLA), Qualcomm (NASDAQ:QCOM), Kraft Heinz (NASDAQ:KHC), Allstate (NYSE:ALL), FireEye (NASDAQ:FEYE), Fitbit (NYSE:FIT), GoPro (NASDAQ:GPRO) e Yelp (NYSE:YELP).

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Più della metà delle compagnie dell’indice S&P 500 ha già pubblicato i risultati trimestrali. Circa il 75% di queste compagnie ha superato le aspettative sugli utili, mentre il 66% ha superato quelle sulle vendite, secondo Thomson Reuters I/B/E/S.

4. Il greggio continua a salire in attesa dei dati sulle scorte statunitensi

Il prezzo del greggio continua a salire superando i 55 dollari al barile, nelle speculazioni che i dati settimanali sulle scorte previsti nel corso della seduta mostrino un forte calo delle scorte di greggio e benzina relativamente alla scorsa settimana.

La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT).

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono scese di 5,1 milioni di barili nella settimana terminata il 29 ottobre. Gli analisti avevano previsto un calo di 1,8 milioni di barili.

Dal report API è emerso inoltre un calo di 7,7 milioni di barili delle scorte di benzina, mentre le scorte di prodotti raffinati sono scese di 3,1 milioni di barili.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) toccano il massimo della seduta di 55,22 dollari, un livello che non si registrava dall’inizio di gennaio. Il prezzo si è poi attestato a 55,05 dollari nei primi scambi, con un rimbalzo dell’1,2%.

I future del greggio Brent schizzano al massimo intraday di 61,70 dollari al barile, il massimo dal luglio del 2015, spinti dai segnali che il rispetto dell’accordo sui tagli alla produzione OPEC è nettamente migliorato.

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5. Il Bitcoin schizza ad un nuovo massimo storico sopra i 6.500 dollari

Il prezzo del Bitcoin tocca un nuovo massimo storico, superando il livello di 6.500 dollari, spinto dalle aspettative che la criptovaluta possa entrare nella finanza convenzionale, dopo che CME Group (NASDAQ:CME), il più grande operatore dei mercati derivativi, ha annunciato che lancerà il contratto di future del Bitcoin nel corso dell’anno.

La valuta digitale schizza al massimo di 6.522 dollari, superando il precedente record di 6.330 dollari segnato alla fine del mese scorso. Il prezzo si è poi attestato a 6.505 dollari.

La performance del Bitcoin è stata straordinaria nel 2017, con un’impennata di oltre il 500% finora quest’anno.

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