Investing.com – Il debito dei mercati emergenti ha assunto due andamenti nel corso del 2023. Da un lato, l’incertezza macroeconomica li ha posti in secondo piano rispetto agli asset privi di rischio come i tassi statunitensi. Dall'altro lato, però, abbiamo assistito anche a un generale miglioramento dei fondamentali dei mercati emergenti e a un atteggiamento molto più aggressivo delle loro banche centrali nella lotta all’inflazione che, unito a una politica fiscale rigorosa, ha contribuito a dargli credibilità.
“Mentre assistiamo a questo quadro positivo, se così si può dire, a livello di politica monetaria e fiscale, rileviamo anche una crescita molto resiliente sui mercati emergenti, e le previsioni per quest'anno e il prossimo sono vicine al 4%, un dato che non risente del più ampio rallentamento globale”, commenta Polina Kurdyavko, responsabile di BlueBay emerging markets di RBC BlueBay convinta che l’obbligazionario emergente possa regalare interessanti rendimenti nel 2024.
Caccia al rendimento
Kurdyavko spiega il proprio ottimismo sull'asset class con il fatto che “anche se si è registrato un miglioramento fondamentale, e comunque, se non un miglioramento, almeno una resilienza, stiamo iniziando l'anno con un livello di rendimenti più alto rispetto a quello di fine anno e, in alcune sub-asset class, anche con livelli elevati di spread. Riteniamo quindi che, come punto di partenza, il 2023 ci abbia offerto un livello d’ingresso interessante dal punto di vista della valutazione dell’asset class, e che potenzialmente potrebbe fornirci un'opportunità di generare ricavi a due cifre in presenza di un contesto favorevole”.
Inoltre, spiega la manager, “Poiché il reddito fisso è una asset class asimmetrica, in cui la cedola rappresenta il rendimento e la perdita di capitale il rovescio della medaglia, riteniamo che l'opportunità offerta dai debiti dei mercati emergenti parta da un livello di rendimento molto elevato e da aspettative di default molto basse”.
Nel dettaglio, prosegue, “Per l'anno prossimo, prevediamo un default vicino allo zero nel debito sovrano e un default di metà ciclo nel debito societario; ciononostante il livello di spread e rendimenti d’inizio anno è elevato”.
I rischi da monitorare
Tuttavia, per l’esperta ci sono due rischi che potrebbero cambiare le carte in tavola e che vanno monitorati. “In primo luogo – precisa Kurdyavko -, i rischi macroeconomici e, in particolare, la volatilità dei tassi core. Se la Fed non inizierà a tagliare i tassi quando il mercato si aspetta, è probabile che gli asset rischiosi più in generale si troveranno in difficoltà, come abbiamo già visto, in alcuni casi, quest'anno”.
La seconda parte del rischio è di natura fondamentale e per l’analista riguarda, “a tutti gli effetti, i prezzi delle materie prime in generale. Per questo motivo, in termini di posizionamento, preferiamo puntare su titoli legati alle materie prime di qualità superiore, sia in ambito sovrano sia corporate, piuttosto che su titoli ad alto rendimento o a più alto rischio, considerata l'incertezza attorno ai prezzi delle materie prime entrando nel prossimo anno”, rivela Kurdyavko.
Infine, l’esperta rivela di sottovalutare gli effetti della politica a livello globale sui rendimenti dei bond emergenti.
“A nostro avviso – conclude -, la geopolitica continuerà a dominare i titoli dei giornali, ma è improbabile che abbia un impatto significativo sulla performance dell’asset class nel corso del 2024”.
Informazioni PRO
Ecco i nostri consigli sulle azioni in crescita da comprare a dicembre 2023.
Inoltre, scopri come Battere S&P 500 con azioni selezionate dall’Intelligenza Artificiale – ProPicks.
CODICE SCONTO
Per analisi approfondite su oltre 180.000 titoli e per accedere a tutte le funzioni di InvestigPro clicca su QUESTO LINK. Scegliendo il piano biennale ed inserendo il codice sconto “prosocial23” (valido solo per il PRO+ a 2 anni), potrai ricevere un ulteriore sconto sul piano full.