Di Noreen Burke
Investing.com - Si prospetta una settimana intensa sui mercati e non solo: tre delle maggiori banche centrali del mondo terranno le riunioni di politica monetaria, e tre delle quattro principali società statunitensi per capitalizzazione di mercato riporteranno i numeri del quarto trimestre. Mentre la Federal Reserve dovrebbe rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi d’interesse, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Inghilterra dovrebbero entrambe aumentare i tassi di 50 punti base. Sarà sotto i riflettori anche il report sull’occupazione degli Stati Uniti, mentre i mercati cinesi riapriranno dopo le festività del Capodanno lunare. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
1. La Fed rallenterà?
La Fed continuerà a rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi di fronte al raffreddamento dell’inflazione o rimarrà fedele alle sue posizioni? Gli operatori si aspettano un aumento dei tassi di 25 punti base per mercoledì ad un range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, con un rallentamento del passo per il secondo vertice consecutivo.
Gli investitori seguiranno con attenzione la conferenza stampa del presidente della Fed Jerome Powell dopo il vertice, alla ricerca di indicazioni sui futuri aumenti dei tassi e sul momento in cui i funzionari potrebbero prendere in considerazione una pausa.
Nel frattempo, il report sull’occupazione di venerdì dovrebbe mostrare che l’economia ha creato 185.000 posti di lavoro a gennaio, in rallentamento rispetto ai 223.000 del mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe salire al 3,6%. La retribuzione oraria media dovrebbe rallentare leggermente
rispetto al mese precedente. Il calendario economico della settimana prevede anche un report sulle posizioni lavorative aperte per dicembre e i dati PMI dell’ISM.
2. La BCE aumenterà i tassi di 50 punti base
È oramai dato per certo il rialzo dei tassi di 50 punti base al 3% da parte della BCE in occasione del vertice di giovedì, ma non è chiaro cosa accadrà in seguito. Per questo, gli osservatori saranno alla ricerca di indicazioni su quanto e quanto velocemente i funzionari intendano procedere.
La Presidente della BCE Christine Lagarde rimarrà probabilmente sulle sue posizioni, dato che l’inflazione rimane ostinatamente alta, nonostante il crescente dissenso tra i responsabili politici, con voci più caute che sostengono che l’inflazione sia scesa ormai dai massimi storici.
I falchi di Francoforte si aspettano un’ulteriore conferma a marzo di un aumento di 50 pb, con un’inflazione ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della BCE.
Prima del vertice di giovedì, martedì la zona euro pubblicherà il PIL del quarto trimestre, che dovrebbe registrare una lieve contrazione. Mercoledì il blocco della moneta unica pubblicherà i dati sull’inflazione di gennaio, che si prevede sia rallentata per il terzo mese consecutivo.
3. La BOE seguirà la Fed e la BCE
La BOE, la prima tra le principali banche centrali ad aver iniziato ad alzare i tassi, giovedì dovrebbe effettuare il suo decimo rialzo dal dicembre 2021. Si prevede che i funzionari aumenteranno i tassi di 50 punti base, portandoli al 4%.
L’inflazione globale è scesa a dicembre al 10,5%, ma è ancora oltre cinque volte l’obiettivo ufficiale della Banca e la crescita dei salari rimane persistentemente elevata.
Gli osservatori del mercato cercheranno di capire se i responsabili politici ritengono di essere vicini alla fine del loro ciclo di inasprimento. Attualmente i mercati monetari prevedono un ultimo rialzo di 25 punti base a marzo, che porterebbe il tasso di interesse della Banca a un massimo del 4,25%.
4. Trimestrali big tech
Apple (NASDAQ:NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:NASDAQ:AMZN) ed Alphabet (NASDAQ:NASDAQ:GOOGL), tre delle quattro maggiori società statunitensi per valore di mercato, presenteranno giovedì i report sugli utili. Mercoledì sarà la volta di Meta Platforms (NASDAQ:META). Microsoft (NASDAQ:MSFT), la quarta delle megacap statunitensi, ha già presentato il report la scorsa settimana.
La sua attività di cloud ha centrato gli obiettivi di Wall Street, ma ha fornito previsioni poco brillanti che non hanno entusiasmato il settore tecnologico in generale.
143 delle società dell’S&P 500 hanno pubblicato i loro bilanci in questa stagione degli utili.
Di queste, il 67,8% ha battuto le aspettative della Borsa, leggermente meglio della media di lungo periodo del 66%, ma ben al di sotto del 76% degli ultimi quattro trimestri, secondo Refinitiv. Gli analisti vedono ora gli utili aggregati dell’S&P 500 in calo del 2,9% su base annua, rispetto al più lieve calo annuo dell’1,6% registrato il 1° gennaio, secondo Refinitiv.
5. Il ritorno dei mercati cinesi
I mercati finanziari cinesi torneranno agli scambi dopo la settimana di festività del Capodanno lunare e cercheranno di riprendere da dove avevano lasciato, ovvero da un picco di cinque mesi per le blue chip continentali.
I viaggi per le vacanze all’interno della Cina sono aumentati del 74% rispetto all’anno scorso dopo che le autorità hanno eliminato le restrizioni contro il COVID-19, hanno riferito sabato i media statali. Nel frattempo, i dati ufficiali hanno indicato che i decessi per COVID sono diminuiti di circa l’80% rispetto al picco raggiunto all’inizio del mese, in contrasto con le preoccupazioni che i viaggi per le vacanze possano scatenare una nuova ondata di contagi.
I dati PMI di martedì mostreranno probabilmente un certo impatto della riapertura della Cina, con l’attività del settore dei servizi che dovrebbe rimbalzare in territorio di espansione. Il settore manifatturiero dovrebbe rimanere in contrazione, in gran parte a causa della tempistica delle vacanze di Capodanno, e il mese
prossimo dovrebbe registrare un forte rimbalzo.