Borsa Milano, avvio settimana in calo con tech, industriali, bene petrolio, Tim

Pubblicato 13.01.2025, 11:52
© Reuters. Un uomo davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco
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MILANO (Reuters) - Avvio negativo a Piazza Affari che, come gli altri listini europei, prosegue il ritracciamento dai recenti massimi avviato nella seconda parte della seduta di venerdì dopo che i forti dati sull'occupazione Usa di dicembre hanno ridotto la probabilità che la Fed tagli i tassi nel breve termine.

Una bassa disoccupazione e salari in crescita implicano infatti che l'economia non abbia bisogno di ulteriore stimolo, e tassi ancora alti mettono sotto pressione le valutazioni elevate sull'azionario, rendendo le obbligazioni un'alternativa più attraente rispetto alle azioni, spiega Gamma Capital Markets.

L'evento macro più atteso della settimana, in chiave di future decisioni sui tassi Fed, è il dato sull'inflazione Usa di mercoledì, mentre in area euro non sono attese statistiche particolarmente rilevanti, con i numeri finali sull’inflazione di dicembre (venerdì) e il Pil tedesco del 2024 (mercoledì), che dovrebbe confermare la contrazione.

La settimana vedrà inoltre l'avvio della stagione delle trimestrali con i risultati delle principali banche statunitensi, a partire da mercoledì con Citigroup, Jpm e Goldman Sachs (NYSE:GS), seguite giovedì da BofA e Morgan Stanley (NYSE:MS).

Intorno alle 9,35 il Ftse Mib cede lo 0,5%.

Le perdite maggiori si registrano sui titoli tecnologici e industriali, i princiali settori che soffrono di tassi ancora elevati, insieme alle utility su cui pesa la concorrenza offerta dai rialzo dei rendimenti sull'obbligazionario.

In questo quadro Stm (EPA:STMPA) è in fondo al Ftse Mib con un calo del 3,6%, con Banca Akros che ha ridotto il target price a 27 da 28 euro confermando il rating neutral a causa della scarsa visibilità sulla ripresa nel secondo semestre del 2025, mentre Ferrari (BIT:RACE), Leonardo, Stellantis (BIT:STLAM) e Interpump (BIT:ITPG) sono in calo tra l'1% e l'1,7%.

Tra le utility A2a, Hera (BIT:HRA), e Enel (BIT:ENEI) segnano ribassi intorno a mezzo punto percentuale.

© Reuters. Un uomo davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco

Positivi invece i petroliferi, sostenuti dai nuovi guadagni dei prezzi del greggio sulle previsioni che le sanzioni statunitensi contro Mosca introdotte venerdì influenzeranno le esportazioni di greggio russo verso i principali acquirenti, Cina e India. Eni (BIT:ENI) sale dell'1,2, Saipem (BIT:SPMI) lo 0,15.

In testa al Ftse Mib, Telecom Italia (BIT:TLIT) accelera e sale dell'1,5% circa, mentre è attesa per oggi la sentenza del giudice sul contenzioso legale promosso da Vivendi (EPA:VIV) contro la modalità con cui il Cda di Tim ha approvato la cessione di NetCo.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)

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