di Hideyuki Sano
(Reuters) - Il Nikkei ha archiviato la quarta seduta consecutiva in territorio negativo, con gli investitori intimoriti dalla diffusione globale del coronavirus e il primo caso di contagio riportato dagli Stati Uniti.
Il Nikkei ha lasciato sul terreno il 2,13% a minimi di 4 mesi e mezzo a 21.948,23, al di sotto di un importante livello di supporto della media mobile a 200 giorni a 22.195, per la prima volta dall'inizio di settembre.
Il più ampio indice Topix ha perso il 2,37% a 1.568,06, chiusura più bassa dal 10 settembre.
Gli investitori sono sempre più preoccupati che la diffusione del virus, già responsabile di significative ricadute economiche in Cina, stia sfociando in una pandemia.
I centri Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno confermato il primo caso di contagio in California in un soggetto che non aveva viaggiato al di fuori degli Stati Uniti né è stato mai esposto ad alcuna persona infetta.
"Il coronavirus non è più un problema asiatico. Ora ha raggiunto i cinque continenti. Inizialmente si pensava che sarebbero stati penalizzati gli utili di gennaio-marzo ma che sarebbe finita in aprile-giugno. Questo adesso viene messo in discussione", osserva Hozumi Takuya, global investment strategist presso Mitsubishi UFJ Morgan Stanley (NYSE:MS) Securities.
In rosso tutti i 33 sottoindici del settore della borsa di Tokyo, trainati da un calo del 4,9% dell'indice del trasporto aereo.
Ana ha perso il 5,3%, mentre Japan Airlines ha perso il 4,5%, scendendo entrambi a minimi pluriennali.
L'indice Mothers delle start up è sceso del 4,3% a un minimo di quattro anni.
In controtendenza, Kyorin Holdings balza del 10,7% su indiscrezioni secondo cui una sua controllata ha sviluppato un kit per la diagnosi del coronavirus in grado di ridurre le tempistiche dei risultati a meno di 30 minuti dalle attuali 6 ore.