TOKYO (Reuters) - L'azionario giapponese termina sui minimi da una settimana e mezzo, penalizzato da una contrazione economica maggiore del previsto nel trimestre al 31 dicembre, mentre i timori sull'impatto dell'epidemia di coronavirus continuano a pesare sul mercato.
Il Nikkei ha chiuso in ribasso dello 0,7% a 23.523,24 punti, valore più basso dal 5 febbraio. Il più ampio Topix termina in calo dello 0,9% a 1.687,77, anch'esso al minimo di una settimana e mezzo.
In negativo tutti tranne due dei 33 sottoindici settoriali della Borsa di Tokyo, in particolar modo il settore trasporti aerei, alimentari e metalli.
Il prodotto interno lordo nipponco si è contratto al ritmo annualizzato del 6,3% nel periodo ottobre-dicembre, il risultato peggiore da metà 2014, rendendo più concreto il rischio recessione. La media delle stime degli economisti prevedeva una frenata del 3,7%.
"Sapevamo tutti che le cifre sarebbero state deboli, ma i numeri reali sono stati comunque scioccanti", commentano gli operatori.
A pesare sul sentiment è stato, inoltre, il timore di una ricaduta economica globale dovuta al coronavirus, con il numero di nuovi casi nella Cina continentale salito di 2.048 a 70.548 e il bilancio delle vittime che ha raggiunto 1.770 morti.
Confermati oltre 500 contagi al di fuori della Cina. Si tratta soprattutto di persone che hanno viaggiato recentemente in Cina, Cinque i morti tra Giappone, Filippine, Hong Kong, Taiwan e Francia.
Gli operatori dei parchi di divertimento quotati a Tokyo, Oriental Land e Sanrio hanno perso rispettivamente il 4,3% e il 3,1%.
In netta controtendenza il primo produttore di mascherine sanitarie Unicharm Corp che guadagnato il 4,1%.