Di Gina Lee
Investing.com – Andamento misto per i mercati asiatici questo giovedì, dopo che diversi paesi hanno messo in dubbio le dichiarazioni russe secondo cui le forze dispiegate sul confine starebbero ritirandosi.
Il Giappone, l’indice Nikkei 225 è sceso dello 0,27% alle 3:24 AM CET. I dati nipponici rilasciati stamane hanno mostrato che le esportazioni sono cresciute del 9,6% su base annua, mentre le importazioni sono cresciute del 39,6% su base annua a gennaio. La bilancia commerciale adjusted si è attestata a -930 miliardi di yen (805 miliardi di dollari), mentre la bilancia commerciale si è attestata a -2,19 mila miliardi.
L’indice sudcoreano KOSPI è salito dell’1,37%.
In Australia, l’ASX 200 è salito dello 0,69%, dopo i dati sull’occupazione di gennaio. Il livello di disoccupazione si è attestato al 4,2%.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,22%.
In Cina lo Shanghai Composite è in calo dello 0,03, mentre lo Shenzhen Component è in calo dello 0,32%.
Gli investimenti rifugio, tra cui Treasury USA e yen giapponese, hanno beneficiato del calo della propensione al rischio. Secondo gli USA la Russia non ha ritirato affatto parte dell’esercito sul confine, anzi avrebbe aggiunto altri 7.000 uomini al confine con l’Ucraina. Tuttavia, la Russia continua a negare l’intenzione di invadere l’Ucraina ed ha definito le dichiarazione degli USA “un’isteria”.
Per quanto riguarda la Fed, dai verbali del vertice di gennaio rilasciati mercoledì si evince che i membri della Federal Reserve sono stati a favore di un aumento dei tassi di interesse e di una “significativa” riduzione del bilancio che potrebbe iniziare nel corso dell’anno.
I verbali hanno mostrato inoltre che i membri sarebbero a favore di aumenti più rapidi dei tassi solo se i livelli dell’inflazione non dovessero scendere.
Per oggi sono attesi gli interventi del presidente della Fed di St. Louis Bullard e la presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester.
Nei prossimi giorni sono attesi gli interventi di diversi membri di spicco della Fed, tra cui la governatrice della Fed Lael Brainard, il presidente della Fed di New York John Williams, il governatore della Fed Christopher Waller e il presidente della Fed di Chicago Charles Evans.
Infine, oggi avrà inizio il vertice di due giorni del G-20 tra i ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali.