Investing.com - Listini asiatici in calo questo mercoledì, sulla scia ribassista di Wall Street: l’accordo per l’innalzamento del tetto del debito sembra ancora lontano, mentre i timori di un peggioramento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti hanno smorzato il sentimento verso la regione.
I titoli cinesi sono rimasti indietro rispetto agli omologhi asiatici, con gli indici Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite in calo rispettivamente dello 0,6% e dello 0,5%. Le perdite dei titoli cinesi quotati a Hong Kong hanno fatto scendere l’Hang Seng dell’1,1%.
La Cina ha recentemente vietato l’uso dei chip della Micron Technology (NASDAQ:MU), con sede negli Stati Uniti, in settori selezionati per problemi di sicurezza, attirando le ire dei legislatori statunitensi. Tutto ciò mentre Pechino ha criticato la posizione del Gruppo dei Sette nei confronti del Paese, nonché un recente accordo commerciale raggiunto tra gli Stati Uniti e Taiwan.
Il Presidente Joe Biden aveva di recente dichiarato che le relazioni con la Cina sono destinate a migliorare, mentre questi sviluppi fanno temere una nuova guerra commerciale tra le due maggiori economie del mondo.
Anche il rallentamento del rimbalzo post-COVID in Cina ha gettato un’ombra sui titoli locali e ha pesato sugli indici azionari esposti al Paese.
L’indice sudcoreano KOSPI ha perso lo 0,2%, mentre l’indice australiano ASX 200 è sceso dello 0,5%. L’indice Taiwan Weighted è rimasto invariato.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dell’1,1%, mentre il TOPIX ha perso lo 0,5%, entrambi gli indici si sono ritirati dai massimi di 33 anni toccati all’inizio della settimana. I titoli giapponesi sono stati ampiamente considerati come soggetti a prese di profitto dopo un rally astronomico di otto sedute.
Un sondaggio Reuters prevede che il Nikkei invertirà ampiamente i guadagni realizzati a maggio entro la fine dell’anno, a causa del rallentamento dell’economia giapponese.
L’indice thailandese SET Index è salito dello 0,2%, recuperando dal recente minimo di due anni. Ma gli investitori sono rimasti in ansia per la formazione di un nuovo governo, dopo la sconfitta a sorpresa della giunta militare alle recenti elezioni.
Gli indici di Wall Street sono scesi durante gli scambi notturni, fornendo un’indicazione debole per i titoli regionali.
Una serie di dati manifatturieri più deboli del previsto provenienti da tutto il mondo ha scosso il sentimento verso gli asset guidati dal rischio, in quanto i trader sono diventati più cauti riguardo a una recessione nel corso dell’anno.
I mercati attendono ora ulteriori indicazioni sulla politica monetaria dai verbali del vertice di maggio della Federal Reserve, attesi in giornata.