Di Ambar Warrick
Investing.com – Listini asiatici in calo questo giovedì a seguito di una serie di commenti da parte dei funzionari della Federal Reserve, mentre i titoli cinesi hanno sovraperformato i loro omologhi grazie alle persistenti scommesse che la seconda economia mondiale si riprenderà quest’anno.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dello 0,8% e dello 0,6%, in quanto i mercati scommettono su una ripresa dell’attività dopo la revoca della maggior parte delle restrizioni anti-COVID all’inizio dell’anno.
Secondo i media statali, la Banca Popolare Cinese ha ommesso nuova liquidità nell’economia questa settimana, con l’obiettivo di sostenere la crescita dopo la pausa causata dal COVID.
Questa settimana l’attenzione si concentra sui dati sull’inflazione cinese previsti per venerdì, con gli operatori che guardano a ulteriori segnali di ripresa dell’attività.
Il sentimento verso i mercati cinesi è stato sostenuto anche dal successo dell’offerta pubblica iniziale del produttore di ricambi auto Hesai Group, che avrebbe raccolto 190 milioni di dollari in un’offerta statunitense. L’offerta è la più grande da parte di un emittente cinese dopo la sfortunata IPO di Didi Global, e potenzialmente fa presagire un ritorno delle azioni cinesi quotate negli Stati Uniti.
Anche l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,3%, con il produttore di telefoni Xiaomi Corp (HK:1810) che ha guadagnato oltre il 4%. L’azienda è uno dei principali investitori di Hesai.
Ma i mercati asiatici più ampi si sono ritirati tra i rinnovati timori di altri aumenti dei tassi negli Stati Uniti, in seguito ai segnali lanciati dalla politica monetaria. Il governatore della Fed Christopher Waller e il presidente della Fed di New York John William hanno entrambi segnalato ulteriori aumenti dei tassi di interesse quest’anno tra la forza del mercato del lavoro e l’inflazione ostinata.
I loro commenti sono giunti un giorno dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha segnalato una tendenza simile.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,1% giovedì, mentre il Philippine stocks ha guidato le perdite nel sud-est asiatico con un calo dello 0,6%.
Gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono rimasti invariati, mentre gli investitori attendono ulteriori notizie sul conglomerato Adani Group, in difficoltà.
Le azioni dell’azienda hanno ripreso a perdere di recente, con Adani Enterprises Ltd (NS:ADEL) che è crollata fino al 15% dopo che l’operatore dell’indice MSCI ha messo in discussione la categorizzazione del flottante ha eliminato alcune azioni del conglomerato.
MSCI fornirà maggiori dettagli sulla sua posizione nei confronti di Adani durante la revisione dell’indice di febbraio, prevista in giornata. Gli investitori hanno chiesto la rimozione del conglomerato dagli indici MSCI, dopo che un report di un venditore allo scoperto ha affermato che l’azienda è fortemente sopravvalutata.