Investing.com - La maggior parte dei titoli asiatici è scesa mercoledì tra i persistenti timori di un rallentamento dell’economia quest’anno, anche se gli indici tecnologici sono stati aiutati dai risultati delle principali aziende statunitensi che hanno superato le stime.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è stato l’unico a registrare un aumento dello 0,7% grazie ai guadagni dei titoli tecnologici esposti agli Stati Uniti, come Alibaba Group Holding Ltd (HK:9988) (NYSE:BABA) e Baidu Inc (HK:9888) (NASDAQ:BIDU).
Mentre gli indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso martedì, i risultati del primo trimestre di Microsoft Corporation(NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) e Alphabet Inc (NASDAQ:GOOGL), pubblicati dopo la campanella, hanno battuto le aspettative del mercato.
I due titoli sono saliti anche negli scambi aftermarket in quanto i risultati hanno evidenziato una minore pressione sugli utili delle mega-cap tecnologiche a causa dell’aumento dei tassi di interesse e dell’elevata inflazione.
Anche gli altri indici asiatici ad alto contenuto tecnologico hanno registrato perdite relativamente più contenute: l’indice sudcoreano KOSPI è rimasto piatto, mentre l’indice Taiwan Weighted ha perso lo 0,3%. Anche gli indici indiani BSE Sensex 30 e Nifty 50 sono rimasti fermi nei primi scambi, favoriti dalla forza dei titoli tecnologici più pesanti.
Ma i mercati asiatici più ampi sono scesi mercoledì a causa dei crescenti timori di una recessione negli USA quest’anno, che hanno eroso il sentimento verso i mercati guidati dal rischio. I timori di una crisi bancaria sono stati ravvivati anche dai risultati poco incoraggianti di First Republic Bank (NYSE:FRC), che ha evidenziato un crollo dei depositi.
L’attenzione è ora rivolta ai Dati sul PIL USA, attesi per giovedì, che dovrebbero mostrare un rallentamento della crescita nel primo trimestre.
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%, tra le continue preoccupazioni per una ripresa economica disomogenea nel Paese. L’attenzione è ora rivolta ai dati sui Profitti industriali cinesi, previsti per giovedì, per valutare lo stato del settore manifatturiero, che ha faticato a riprendersi nonostante la revoca delle misure anti-COVID.
L’indice australiano ASX 200 è sceso dello 0,1%, mentre i dati sull’inflazione hanno mostrato che le pressioni sui prezzi sono rimaste costanti nel primo trimestre dell’anno, una tendenza che potrebbe invitare a ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank.
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,7%, anche se questa settimana è andato molto meglio dei suoi omologhi asiatici, in quanto il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha ribadito l’intenzione di mantenere la politica ultra-allentata nel breve termine.
L’attenzione si concentra ora sulla lettura dell’inflazione e sul vertice della BOJ di venerdì, per valutare quando la banca centrale potrebbe iniziare a inasprire la politica nel corso dell’anno.