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Borse asiatiche in salita, i mercati scommettono su una Fed meno aggressiva

Pubblicato 15.03.2023, 05:18
Aggiornato 15.03.2023, 05:16
© Reuters.

Di Ambar Warrick

Investing.com - Listini asiatici in salita questo mercoledì, aiutatai da una ripresa dei titoli bancari in seguito all’attenuarsi dei timori per una potenziale crisi negli Stati Uniti, mentre le crescenti scommesse che la Federal Reserve adotterà un atteggiamento meno aggressivo hanno favorito il sentiment.

I mercati regionali hanno tratto spunti positivi dal recupero notturno a Wall Street, dopo che i dati sull’inflazione al consumo hanno confermato le attese per il mese di febbraio. I dati, insieme alle recenti pressioni sul settore bancario, hanno stimolato la scommessa che la Fed avrà un margine limitato per aumentare i tassi di interesse.

Le borse tecnologiche sono quelle che hanno guadagnato di più, con l’Hang Seng di Hong Kong e il KOSPI della Corea del Sud in rialzo di oltre l’1% ciascuno mercoledì. Le due borse sono state anche tra le più colpite dal crollo dei titoli all’inizio della settimana.

Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,7%, grazie a dati economici contrastanti che hanno mostrato come la ripresa del Paese stia prendendo piede, anche se a rilento.

L’indice cinese sulla produzione industriale è aumentato leggermente meno del previsto a febbraio, mentre le vendite al dettaglio e gli investimenti fix asset sono rimbalzati dai minimi della pandemia. I risultati hanno alimentato l’ottimismo sulla ripresa della più grande economia asiatica, dopo il ritiro della maggior parte delle misure anti-COVID all’inizio dell’anno.

Gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono saliti di circa lo 0,6% ciascuno, dopo i dati sull’inflazione all’ingrosso più deboli del previsto a febbraio.

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I mercati asiatici più ampi sono saliti grazie al calo dei dei timori di una crisi bancaria statunitense, dopo che il governo è intervenuto nel settore per proteggere i depositanti in seguito al crollo della Silicon Valley Bank e di altri due operatori regionali.

L’indice giapponese Nikkei 225 index è salito dello 0,2%, grazie alla ripresa dei principali titoli bancari, mentre l’indice australiano ASX 200 ha guadagnato lo 0,7% grazie alla ripresa delle quattro principali banche del Paese. I titoli minerari australiani sono stati sostenuti anche dalla prospettiva di una ripresa economica cinese

I mercati scommettono che le crescenti pressioni sugli istituti di credito, insieme ai segnali di un’inflazione complessiva in calo a febbraio, indurranno la Fed a essere meno aggressiva nei prossimi mesi.

Ma gli operatori si aspettano ancora un aumento di 25 punti base dalla Fed la prossima settimana, dato che l’inflazione core persistente ha mostrato che le pressioni sui prezzi sono ancora relativamente elevate nel Paese.

L’aumento dei tassi di interesse dovrebbe limitare qualsiasi guadagno importante dei titoli asiatici quest’anno, dato che limita i flussi di capitale verso la regione.

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