Investing.com – Borse asiatiche perlopiù in calo questo mercoledì, mentre i funzionari della Federal Reserve hanno ridimensionato le aspettative di un taglio anticipato dei tassi di interesse e i dati sulla crescita economica della Cina hanno ampiamente deluso i mercati.
Le azioni giapponesi hanno invece registrato un andamento positivo, con gli indici locali che hanno brevemente toccato nuovi massimi di 34 anni sulla base delle speranze che le condizioni monetarie nel Paese rimangano ultra-allentate.
Azioni cinesi in calo dopo il PIL del 4° trimestre delude le aspettative
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi tra lo 0,7% e l’1%, in quanto il prodotto interno lordo è cresciuto leggermente meno del previsto, attestandosi al 5,2%.
Le perdite dei titoli della Cina continentale hanno trascinato l’indice Hang Seng di Hong Kong al ribasso del 3%, così come la debolezza dei titoli tech.
La crescita annuale del PIL è stata del 5,2%, battendo l’obiettivo del 5% fissato da Pechino per il 2023. Ma gran parte di questa crescita è stata determinata da una base di confronto più bassa a partire dal 2022.
I dati di mercoledì hanno mostrato che l’economia più grande dell’Asia sta ancora lottando per sostenere la crescita dopo la stasi dell’era COVID, tra la pressione della debolezza della spesa per i consumi, la lentezza degli investimenti privati e la crisi del settore immobiliare.
I dati non proprio supemeggianti sono scoraggianti per gli altri mercati asiatici, data la predominanza della Cina come partner commerciale della regione. L’australiano ASX 200 è sceso dello 0,2%, mentre l’indice Indonesian stocks ha guidato le perdite nel sud-est asiatico con un calo dello 0,4%.
I titoli tech asiatici in calo, mentre Waller della Fed smentisce le speranze di un taglio dei tassi anticipato
I titoli tecnologici regionali sono stati i peggiori della giornata, con perdite nei pesi massimi del settore tecnologico che hanno trascinato il KOSPI della Corea del Sud e l’Hang Seng di Hong Kong tra il 2% e il 3%.
Anche i future per l’indice indiano Nifty 50 hanno indicato un’apertura debole, con i principali titoli tecnologici del Paese destinati a seguire la debolezza dei loro omologhi asiatici. Anche i mercati indiani sono stati vulnerabili alle prese di profitto dopo aver raggiunto i massimi storici all’inizio della settimana.
I trader stanno considerando le minori possibilità di un taglio dei tassi a marzo 2024 dopo che il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato che non è necessario che la banca tagli i tassi di interesse in anticipo, data la recente resistenza dell’economia statunitense.
I suoi commenti hanno innescato un forte ribasso a Wall Street, che si è riversato negli scambi asiatici.
Il Nikkei sale grazie alle speranze di una BOJ cauta, ma i guadagni sono limitati
Le azioni giapponesi sono state le uniche ad essere scambiate in positivo mercoledì, in quanto l’ottimismo sulle condizioni monetarie agevolate ha ampiamente compensato i venti contrari provenienti da Stati Uniti e Cina.
L’indice Nikkei 225 è salito dello 0,4%, riducendo gran parte dei suoi guadagni dopo aver superato brevemente la soglia dei 36.000 punti e aver toccato un nuovo massimo di 34 anni mercoledì.
L’indice più ampio TOPIX è salito dello 0,6% e ha raggiunto un massimo di 34 anni sopra i 2.500 punti. Entrambi gli indici avevano registrato un leggero calo martedì.
I flussi verso i titoli giapponesi sono stati guidati principalmente dalle aspettative che la Banca del Giappone manterrà la sua posizione ultra cauta nel breve termine, che la rende un’eccezione tra i suoi colleghi globali nel mantenere le condizioni monetarie allentate.
I dati sull’indice dei prezzi alla produzione pubblicati all’inizio della settimana hanno evidenziato una scarsa pressione sulla BOJ a prendere in considerazione un inasprimento della politica, un’idea che dovrebbe essere ribadita dai dati sull’indice dei prezzi al consumo previsti per venerdì.
La BOJ si riunirà per decidere la politica nel corso del mese di gennaio.
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