Investing.com - La maggior parte dei titoli asiatici ha registrato un lieve rialzo martedì, con i mercati giapponesi che hanno registrato un andamento positivo grazie alle prospettive caute della Banca del Giappone; i trader restano comunque testi in vista del rilascio di una una serie di indicatori.
L’attenzione dei mercati è rivolta soprattutto ai dati USA sull’indice dei prezzi al consumo (IPC) atteso in giornata, oltre che alla decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve di mercoledì, che dovrebbe definire la politica monetaria degli Stati Uniti nel 2024.
L’indice giapponese Nikkei 225 è stato tra i migliori performer della giornata, estendendo i forti guadagni di lunedì dopo che i media hanno riportato che la BOJ ha dichiarato di non vedere la necessità di affrettare la conclusione della sua politica ultra-cauta.
Le notizie indicano che la politica monetaria giapponese rimarrà decisamente allentata per il momento, rendendo il Paese un’eccezione in un contesto di tassi d’interesse altrimenti elevati. Questo concetto è stato uno dei principali motori del rally del mercato azionario giapponese di quest’anno.
Anche l’inflazione alla produzione è salita leggermente a novembre, secondo i dati di martedì, anche se la lettura non ha stimolato le scommesse su una svolta della BOJ.
Titoli cinesi in calo dopo una seduta volatile; atteso intervento del governo
L’indice cinese Shanghai Shenzhen CSI 300 ha oscillato vicino ai minimi di cinque anni, mentre lo Shanghai Composite si è mosso in un range ristretto. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato lo 0,8% grazie al rimbalzo dei titoli immobiliari, tra le speranze di un maggiore sostegno del governo al settore in difficoltà.
I titoli locali hanno subito un forte calo lunedì dopo che i dati del fine settimana hanno mostrato che la Cina è scivolata ulteriormente nella disinflazione a novembre. Ma hanno recuperato gran parte delle perdite della giornata grazie alle notizie secondo cui i fondi statali cinesi stavano acquistando fondi negoziati in borsa locali.
Le notizie giungono mentre Pechino sta lottando per sostenere la crescita economica e ispirare la fiducia degli investitori nel Paese, dopo una serie di letture economiche negative per il mese di novembre. I titoli cinesi sono anche tra quelli che hanno registrato le peggiori performance in Asia quest’anno.
Le preoccupazioni per la Cina hanno mantenuto i mercati asiatici in un range ristretto. L’australiano ASX 200 è salito dello 0,5% grazie ai dati che hanno mostrato un lieve miglioramento di sentimento dei consumatori all’inizio di dicembre.
L’indice sudcoreano KOSPI ha guadagnato lo 0,4%, mentre l’indice Philippine shares ha perso lo 0,2% dopo che i dati hanno mostrato un calo eccessivo delle esportazioni a novembre.
Azioni indiane vicine ai massimi storici, occhi puntati sui dati dell’IPC
I futures sull’indice indiano Nifty 50 indicano un’apertura in sordina, dopo che l’indice si è ritirato dai massimi storici di lunedì.
L’attenzione è rivolta soprattutto ai dati indiani sull’Inflazione IPC previsti in giornata, che arrivano pochi giorni dopo che la Reserve Bank ha messo in guardia da una potenziale impennata dell’inflazione.
Un aumento dell’inflazione è di cattivo auspicio per l’economia indiana, che quest’anno è tra le principali economie globali in più rapida crescita. L’ottimismo per questa crescita è stato un fattore chiave per la corsa record del Nifty nelle ultime due settimane.