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Borse cinesi sostenute dalle promesse del governo

Pubblicato 13.03.2023, 06:04
©  Reuters
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Di Ambar Warrick

Investing.com – Listini asiatici in salita questo lunedì, con i mercati che valutano le potenziali ripercussioni della crisi bancaria negli Stati Uniti, mentre gli indici cinesi sono stati sostenuti dalle promesse del governo di ulteriori interventi a sostegno dell’economia.

Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti di circa lo 0,8% ciascuno, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito di oltre il 2% dopo che il nuovo premier Li Qiang ha cercato di rassicurare il settore privato con la promessa di politiche più facili e che il governo garantirà il rispetto delle sue proiezioni economiche annuali.

La nomina di Li è avvenuta mentre Xi Jinping è stato ufficialmente eletto presidente per il terzo mandato consecutivo. Il Presidente ha anche mantenuto i suoi principali ministri delle Finanze e del Commercio, tra cui il governatore della Banca Popolare Yi Gang.

La mossa ha contribuito a rassicurare gli investitori sul fatto che la riapertura della Cina dopo il COVID probabilmente rimarrà sulla strada giusta, preannunciando potenzialmente un maggiore rimbalzo economico quest’anno. Ma le letture sull’economia hanno finora dipinto un quadro contrastante di ripresa.

Tuttavia, i titoli immobiliari cinesi sono crollati dopo che il peso massimo Country Garden Holdings Company Ltd (HK:2007) ha avvertito di una forte perdita nel 2022, a causa della flessione del settore.

Sebbene la ripresa cinese sia un fattore positivo per i mercati asiatici più ampi, i mercati si sono concentrati soprattutto sulla crisi bancaria in atto negli Stati Uniti, dopo il crollo della Silicon Valley Bank (NASDAQ:SIVB) e il suo sequestro da parte delle autorità di regolamentazione.

I titoli bancari come l’australiano ASX 200 e il giapponese Nikkei 225 sono scesi rispettivamente dello 0,5% e dell’1,6%. Anche il FTSE Malaysia KLCI della Malesia è sceso dello 0,9%.

Le autorità di regolamentazione statunitensi sono intervenute nel fine settimana per rassicurare i mercati e arginare le conseguenze del crollo.

Ma la prospettiva di ulteriori problemi nel settore bancario statunitense ha fatto sì che i mercati valutassero una maggiore possibilità che la Federal Reserve riducesse la sua retorica da falco nei prossimi mesi. La maggior parte dei titoli asiatici ha registrato un leggero progresso, con i mercati tecnologici come il sudcoreano KOSPI e l’indice Taiwan Weighted che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,3% e lo 0,2%.

I future sui Fed Fund mostrano una maggiore probabilità che la Fed aumenti di 25 punti base la prossima settimana, rispetto alle aspettative di un aumento di 50 punti base. L’attenzione è ora rivolta al vertice d’emergenza convocato dalla Fed in giornata e ai dati sull’indice dei prezzi al consumo (IPC) previsti per martedì.

Gli indici indiani Nifty 50 e BSE Sensex 30 sono saliti dello 0,2% circa. L’attenzione si concentra anche sui dati sull’inflazione al consumo indiana previsti in giornata, che dovrebbero mostrare una ripresa della pressione sui prezzi.

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