Investing.com - Avvio di settimana contrastato in Europa, con DAX e CAC 40 in rosso dello 0,2%, e FTSE 100 in positivo della stessa percentuale.
A Milano, il FTSE MIB perde lo 0,9% per via dello stacco cedola che sta interessando Borsa Italiana, con impatto negativo stimato intorno al -1,3%. Sono molte, infatti, le società (61) che oggi pagheranno il dividendo tra cui importanti blue chip come Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (BIT:ISP), Eni (BIT:ENI) SpA (BIT: ENI ), Leonardo (BIT:LDOF) e Assicurazioni Generali (BIT:GASI) (BIT:GASI).
Si vedano qui sul calendario di Investing.com tutte le società italiane interessate dallo stacco cedola.
Ricordiamo che il Dax ha toccato i nuovi massimi storici venerdì, superando il livello dei 16.300 punti per la prima volta nella storia, con un realizzo da inizio anno di oltre il 17%. Il precedente record era stato toccato nel novembre 2021.
Massimi visti anche in Asia, dove lunedì sia Nikkei 225 che TOPIX hanno aggiornato i massimi raggiunti sul finire della scorsa settimana, guadagnando lo 0,9% nel trading odierno ormai chiuso.
Andamenti divergenti da quelli registrati a Wall Street, dove S&P e Nasdaq hanno perso lo 0,1% e lo 0,2%.
Intanto, è arrivato un certo ottimismo sulla fine del ciclo dei rialzi dei tassi, dopo che il presidente della Fed Powell ha affermato n occasione di una conferenza della banca centrale a Washington che le conseguenze derivanti dai recenti problemi del settore bancario "attenuano le pressioni sulla banca centrale statunitense per un aumento dei tassi".
Sono ora oltre l'80% le probabilità di uno stop ai tassi secondo le scommesse dei mercati, mentre per fine anno i future sui fed funds a 30 giorni prezzano addirittura tre tagli del costo del dollaro.
Le notizie positive sono giunte anche da Hiroshima, dove nel weekend è andato in scena il meeting del G7, dopo che Biden ha dichiarato di aspettarsi un miglioramento delle relazioni tra gli Stati Uniti e Pechino "a breve". Ottimismo che potrebbe portare gli investitori stranieri a riconsiderare i mercati dei capitali cinesi, aiutando quindi un importante mercato di esportazione alle prese con la ripresa economica post-Covid.
Tornando ai mercati, Con un volumi di trading piuttosto limitati, si aspettano ulteriori notizie da Washington, dove stanno andando avanti i negoziati per l'innalzamento del tetto del debito ed evitare quindi un default. Il Presidente Joe Biden incontrerà lunedì il Presidente della Camera dei Deputati Kevin McCarthy nel tentativo di rimettere in piedi le discussioni dopo che venerdì i negoziatori repubblicani hanno inaspettatamente abbandonato i colloqui.
Il Segretario al Tesoro statunitense Janet Yellen ha ribadito nel fine settimana che il 1° giugno rimane una "scadenza difficile" per l'innalzamento del limite del debito federale e che si dovranno fare scelte difficili se il Congresso non riuscirà ad innalzare il tetto di 31.400 miliardi di dollari prima di tale data.
Tra le materie prime, i prezzi del Brent e greggio Wti sono in ribasso questo lunedì, cedendo parte dei guadagni della scorsa settimana. Entrambi i contratti hanno guadagnato circa il 2% ponendo fine a quattro settimane consecutive di pesanti ribassi per le preoccupazioni legate al rallentamento della crescita in Cina, il più grande importatore di petrolio al mondo, e per le potenziali ripercussioni economiche di un default degli Stati Uniti.
EUR/USD in lieve ribasso a $1,08 con un +13% messo a segno da inizio anno, e Oro sotto i 1.980 dollari ad oncia per la consegna di giugno.