OraFinanza - Wall Street effervescente prima dell’apertura ufficiale, guidata dal balzo dei tecnologici e dall’ottimismo per possibili dazi nei confronti dell’Europa meno aggressivi di quanto atteso precedentemente. I future sul Nasdaq corrono a +1% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, seguiti dai contratti sullo S&P500 (+0,60%) e da quelli sul Dow Jones (+0,30%).
Il dollaro crolla (-1%) nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD torna a 1,04, ai massimi da una settimana. Continua a crescere il Bitcoin, di nuovo intorno quota 100 mila dollari, dopo la sua prima volta arrivata ai primi di dicembre, mentre non si muove di molto l’oro, a 2.656 dollari (future) e 2.643 dollari (prezzo spot) l’oncia. Aggiungono mezzo punto percentuale i prezzi del petrolio, resistendo così alla pressione del calo del dollaro e rimanendo ai massimi di tre mesi: Brent a 76,90 dollari e greggio WTI a 74,42 dollari al barile.
Secondo il Washington Post i dazi statunitensi potrebbero essere meno aggressivi di quanto promesso in precedenza dal Presidente eletto, Donald Trump, diffondendo così ottimismo sui mercati. Secondo il media statunitense, gli assistenti di Trump starebbero studiando piani tariffari da applicare a tutti i Paesi, ma che coprirebbero solo le ‘importazioni critiche’ e le discussioni sarebbero incentrate solo su alcuni settori ritenuti critici per la sicurezza nazionale o economica.
"Non è ancora chiaro a cosa si riferiscano le 'importazioni critiche'", sottolinea in una nota Kyle Chapman, analista dei mercati FX presso Ballinger Group. "Tuttavia, sembra che i funzionari si stiano già preparando ad annacquare le peggiori promesse della campagna elettorale di Trump, restringendo la portata dei dazi", ha aggiunto l’esperta.
La notizia del piano di Microsoft (NASDAQ:MSFT) di investire 80 miliardi di dollari per sviluppare data center abilitati all'Intelligenza Artificiale e le previsioni di Foxconn di un ricavi del quarto trimestre superiore alle aspettative grazie all'aumento di domanda di server per l'intelligenza artificiale stanno sostenendo l’indice dei tecnologici. Tra i titoli del settore emerge Nvidia, in aumento del 2% nelle contrattazioni pre-mercato, mentre Advanced Micro Devices, Micron Technology e Broadcom ottengono guadagni tra l'1% e il 3%.
"Iniziamo la nuova settimana e il nuovo anno di trading con le azioni che hanno goduto di un forte rally venerdì scorso, quando sia l'S&P 500 che il Nasdaq 100 hanno cancellato tutti i cali visti il giorno prima. Un inizio incerto, quindi, anche se in condizioni di trading ancora scarse, con volumi dell'S&P inferiori di circa il 20% rispetto alla media a 20 giorni", spiega Michael Brown, senior research strategist di Pepperstone.
La settimana iniziata oggi sarà ricca di dati macro economici e di discorsi dei funzionari della Federal Reserve, dai quali gli investitori cercheranno indizi sul ritmo dell'allentamento della politica monetaria quest'anno.
L'attenzione sarà rivolta soprattutto ai dati mensili sui salari di venerdì, che dovrebbero mostrare un rallentamento della crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti a dicembre rispetto al mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione potrebbe essersi mantenuto stabile al 4,2%.
Il mercato al momento assegna una probabilità intorno al 90% a tassi fermi a fine gennaio, mentre per la riunione del 19 marzo le chance di tassi invariati sono al 54% e quelle di un taglio da 25 punti base al 41%. Qualsiasi dato macro positivo sosterrebbe l'ipotesi di un minor numero di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve e i mercati hanno già ridimensionato le aspettative a soli 40 punti base per il 2025.
I commenti dei funzionari della Fed nel fine settimana, tra cui la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, hanno rafforzato questa visione e i trader di future prevedono che i decisori politici potrebbero mantenere i tassi stabili fino a giugno. "Una riunione della Fed aggressiva a dicembre e le preoccupazioni sul quadro fiscale degli Stati Uniti hanno portato a una pressione al rialzo sui tassi", prevede Mohit Kumar, economista capo di Jefferies International.
Microsoft (+0,80%): investirà circa 80 miliardi di dollari nello sviluppo di data center per l'addestramento di modelli di IA e per l'implementazione di applicazioni basate sull'IA e sul cloud nell'anno fiscale 2025.
Micron Technology (+3%): in crescita sulla scia delle notizie provenienti da Microsoft, così come Nvidia (+1,9%), Super Micro Computer (+2%), Broadcom (+1%), Marvel Technology (+1,90%), Qualcomm (+1%), Advanced Micro Devices (+2%) e Intel (NASDAQ:INTC) (+1%).
Uber (NYSE:UBER) (+4%): ha raggiunto un accordo con Bank of America (NYSE:BAC) per il riacquisto di 1,5 miliardi di dollari, come parte del suo primo riacquisto di 7 miliardi di dollari annunciato nel febbraio 2024.
Walt Disney (+0,20%): sarebbe vicina ad un accordo con il provider di streaming FuboTV (NYSE:FUBO) (+25%) per unire le loro attività televisive online in diretta, secondo quanto riferito oggi da Bloomberg News, citando persone a conoscenza della questione.
Apple (NASDAQ:AAPL)
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 236 dollari.
Microsoft
Bernstein: ‘buy’ e target price alzato da 511 a 516 dollari.
Meta
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 675 a 715 dollari.
Tesla (NASDAQ:TSLA)
Deutsche Bank (ETR:DBKGn): ‘buy’ e target price sempre a 370 dollari.
Evercore ISI: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 195 a 275.
Netflix (NASDAQ:NFLX)
Benchmark Company: ‘buy’ e target price incrementato da 555 a 720 dollari.
Bank of America
Oppenheimer: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito da 57 a 54 dollari.
Citigroup
Oppenheimer: ‘buy’ e target price tagliato da 110 a 102 dollari.
The Goldman Sachs (NYSE:GS)
Oppenheimer: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 677 a 639 dollari.