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Dividendi, Reflation trade, Opec+: Cosa sta succedendo sui mercati

Pubblicato 29.06.2021, 12:10
Aggiornato 29.06.2021, 12:12
© Reuters.

Di Peter Nurse e Alessandro Albano

Investing.com - Con la variante Delta che continua a preoccupare l'Europa, gli investitori stanno puntando sui titoli in grado di proteggere dai rischi d'inflazione spingendo in rialzo le Borse europee. In USA, le banche statunitensi promettono dividendi importanti dopo l'ok della Fed, mentre il greggio scivola in vista della riunione dell'OPEC+. Questi sono i market mover di martedì: 

 

1. Eurolistini positivi su 'Reflation trade'

L'azionario europeo è in positivo grazie ai titoli industriali e finanziari, settori che trarranno beneficio da una ripresa economica costante e su cui ci sarà un maggiore allocazione in vista di un aumento sostenuto dell'inflazione durante i mesi estivi. In quest'ottica, attenzione ai prezzi al consumo in arrivo dalla Germania nel pomeriggio. 

Il DAX guadagna lo 0,96%, il CAC segna il +0,4% mentre Londra registra il +0,24% con i titoli legati ai viaggi che rimangono stabili. Bene Piazza Affari (+0,3%). 

Fronte macro, l'economic sentiment nei 19 paesi della zona euro è salito a 117,9 punti a giugno (massimi dal 2000) dai 114,5 di maggio, mentre le attese di un aumento dell'inflazione nei prossimi 12 mesi sono salite a 24,7 punti, ai massimi di 13 mesi. 

Dopo lo 'scontro' di ieri, attenzione al Brussels Economic Forum 2021, con Christine Lagarde che parlerà nel pomeriggio. 

2. Super cedole in USA

Dopo aver superato lo stress test della Fed, le principali banche americane hanno annunciato un aumento di oltre due miliardi di dollari dei dividendi per il terzo trimestre. 

In particolare, Morgan Stanley (NYSE:MS) e Wells Fargo (NYSE:WFC) hanno deciso di raddoppiare i dividendi, JPMorgan (NYSE:JPM) aumenterà la cedola dell’11%, mentre Goldman Sachs (NYSE:GS) pagherà il +60% per azione. 

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Manca all'appello Citigroup (NYSE:C), l'unica in calo nel pre-market, che manterrà la cedola a $0,51.

3. Futures WS contrastati

Possibile apertura contestata a Wall Street, con l'S&P 500 e Dow visti rispettivamente a +2 punti e +66 punti, mentre per il Nasdaq i contratti indicano -18 punti.

Nella prima seduta settimanale, l'S&P 500 ha chiuso al +0,2% la terza 'chiusura record' consecutiva, il Nasdaq Composite ha guadagnato quasi l'1% registrando nuovi massimi, mentre il blue-chip Dow Jones ha perso lo 0,4%.

I nuovi record dell'indice 'tech heavy' sono stati sostenuti per lo più da Facebook (NASDAQ:FB), con il titolo che ha superato per la prima volta nella storia dell'azienda la soglia dei $1.000 miliardi di capitalizzazione di mercato. Il record è stato raggiunto in seguito all’archiviazione della causa aperta dalla Federal Trade Commission contro il social media.

4. Variante Delta 

Il nuovo segretario alla salute del Regno Unito Sajid Javid ha già le mani occupate. Nominato nel fine settimana dopo lo scandalo che ha colpito il predecessore Matt Hancock, il neo ministro è stato accolto con la notizia che il Paese ha riportato lunedì oltre 22.000 nuovi casi di Covid-19 (massimi da fine di gennaio).

La variante Delta costituisce la stragrande maggioranza dei nuovi casi, e sta portando il Regno Unito a diventare più isolato. Hong Kong vieterà tutti i voli passeggeri da quella parte del mondo da giovedì, come annunciato dal governo, mentre la Spagna imporrà nuove restrizioni dai voli UK, con l'Italia che ha giù imposto una quarantena di 5 giorni sugli arrivi da Londra.

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Tuttavia, Javid (già ex ministro durante il mandato di Theresa May) ha dichiarato lunedì che il Paese "resta sulla buona strada per l'abolizione ufficiale di tutte le restrizioni il 19 luglio". I dubbi rimangono.

5. Greggio in calo prima dell'Opec+

I prezzi del petrolio sono in ribasso per il secondo giorno consecutivo dopo le nuove restrizioni adottate nel mondo a causa dei focolai della variante Delta del coronavirus che pesano sulle prospettive della domanda globale. 

Alle 14:30 CEST, i futures sul Brent perdono lo​​​​​ 0,5%, a $73,77 al barile, dopo aver perso il 2% alla vigilia, mentre Il greggio Usa cede ​lo​​​​​​​​ 0,8​%, a $72,35 al barile, estendendo la perdita dell'1,5% della sessione precedente.

L'attenzione degli operatori è rivolta verso il meeting dell'Opec+, in programma una riunione l'1 luglio, dove si discuterà per l'allentamento dei limiti alle forniture. 

Secondo le previsioni degli analisti citati da Reuters, "l'Opec+ aumenterà l'offerta ad agosto, poiché il mercato ha visto una stretta a causa della forte crescita della domanda di carburante negli Stati Uniti e in Cina, i due maggiori consumatori di petrolio al mondo". 

 

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