Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei titoli azionari statunitensi è attesa in discesa questo mercoledì, cedendo parte dei guadagni della settimana in vista del dato sull’inflazione che potrebbe influenzare la politica monetaria della Federal Reserve.
Alle 13:00 CEST, i future Dow scendono di 130 punti, o dello 0,4%, i future S&P 500 vanno giù di 14 punti, o dello 0,4%, ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 23 punti, o dello 0,2%.
I principali indici a Wall Street ieri hanno chiuso in salita, con il Dow Jones Industrial Average su di oltre 260 punti, o dello 0,8%, mentre gli indici S&P 500 e Nasdaq Composite hanno chiuso a +0,9%.
E questo nonostante Target (NYSE:TGT) abbia tagliato le stime sui profitti, evidenziando i rischi per la crescita economica derivanti dall’inflazione alta e dalle mosse della Federal Reserve per combatterla.
L’OCSE, intanto, ha tagliato le stime sulla crescita questo mercoledì, alzando quelle sull’inflazione, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina e della risposta dell’Occidente.
Il gruppo parigino ora stima una crescita globale del 3% per quest’anno, molto meno del 4,5% previsto a dicembre, mentre l’inflazione dovrebbe raggiungere l’8,5%, anziché il 5%.
La Banca Mondiale aveva precedentemente abbassato la stima sulla crescita globale per quest’anno al 2,9%.
Il titolo Novavax (NASDAQ:NVAX) schizza nei premarket: il vaccino in due dosi contro il COVID-19 della casa farmaceutica ha ottenuto l’autorizzazione della Food and Drug Administration negli USA.
Nel corso della seduta sono attesi gli utili di Brown-Forman (NYSE:BFb), Campbell Soup (NYSE:CPB) e Five Below (NASDAQ:FIVE).
I prezzi del petrolio salgono questo mercoledì, tra l’inizio della stagione di guida estiva negli Stati Uniti e la cancellazione dei lockdown in Cina.
Alle 16:30 CEST sono attesi i dati ufficiali della U.S. Energy Information Administration. Ieri l’American Petroleum Institute ha riportato un inatteso aumento di 1,8 milioni di barili per la scorsa settimana.
Alle 13 CEST, i future del greggio USA salgono dell’1,1% a 120,72 dollari al barile, dopo aver raggiunto il massimo dall’8 marzo ieri. Il Brent sale dell’1% a 121,73 dollari, dopo aver chiuso al massimo dal 31 maggio.
Intanto, i future dell’oro scendono dello 0,1% a 1.849,90 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0722, su dello 0,2%.