Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici è salita martedì, seguendo i guadagni di Wall Street tra le crescenti aspettative di un taglio dei tassi di interesse a settembre, mentre i mercati cinesi sono rimasti indietro a causa delle preoccupazioni per il raffreddamento dell'economia e dei venti contrari della politica statunitense.
I mercati regionali hanno tratto spunti positivi dal buon risultato di Wall Street, dopo che i commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno mostrato che la banca centrale è più fiduciosa che l'inflazione si stia allentando.
Anche l'aumento delle speculazioni su una presidenza di Donald Trump ha sostenuto i mercati azionari, nella speranza che tale scenario si traduca in un ambiente normativo più semplice.
I futures degli indici azionari statunitensi sono saliti negli scambi asiatici.
I titoli cinesi sono in ritardo per i timori di Trump e la debolezza del PIL
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite si sono mossi in una fascia piatta o bassa, mentre l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell'1,5%.
Le speculazioni su un secondo mandato di Trump hanno intaccato i titoli cinesi, dato che l'ex presidente ha mantenuto una forte retorica contro la Cina. Durante il suo mandato, Trump aveva imposto forti dazi alla Cina, scatenando una prolungata guerra commerciale tra Washington e Pechino alla fine degli anni 2010.
Trump è stato visto in vantaggio rispetto al presidente Joe Biden nella corsa alle presidenziali del 2024, soprattutto dopo che il fallito attentato a Trump ha apparentemente aumentato la popolarità dell'ex presidente.
Lunedì Trump è stato ufficialmente nominato candidato repubblicano alla presidenza e ha scelto il senatore dell'Ohio J.D. Vance come compagno di corsa.
I titoli cinesi erano già in fibrillazione per i timori di una nuova guerra commerciale con l'Occidente, dopo che l'Unione Europea si è unita agli Stati Uniti nell'imporre forti dazi sulle importazioni di settori chiave.
Anche i dati del secondo trimestre prodotto interno lordo, pubblicati lunedì, hanno ulteriormente intaccato il sentimento verso la Cina.
L'attenzione è ora rivolta al Terzo Plenum del Partito Comunista Cinese, in corso di svolgimento, tra le crescenti pressioni su Pechino affinché rilasci maggiori stimoli.
I mercati asiatici più ampi sono per lo più avanzati martedì, con la Corea del Sud KOSPI che ha guadagnato lo 0,1%.
I mercati giapponesi Nikkei 225 e TOPIX sono stati i più performanti della giornata, con un aumento rispettivamente dello 0,5% e dello 0,8%, dopo la festività di lunedì.
I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura positiva, dopo che l'indice e il BSE Sensex 30 hanno continuato a segnare massimi storici grazie all'ottimismo sull'economia indiana.
I titoli australiani si fermano sotto i massimi storici mentre Rio Tinto pesa
L'indice australiano ASX 200 è sceso dello 0,2% dai massimi storici, appesantito soprattutto dalle perdite del peso massimo del minerario Rio Tinto Ltd (ASX:RIO).
Rio Tinto è scesa del 2,3% dopo che le spedizioni di minerale di ferro del secondo trimestre hanno mancato le stime a causa delle interruzioni dovute al deragliamento di un treno.
Sebbene le spedizioni siano comunque aumentate nonostante il rallentamento della domanda in Cina, le prospettive dell'azienda sono state in qualche modo offuscate dall'aumento dell'incertezza sull'economia cinese.
La debolezza della Cina è di cattivo auspicio anche per gli altri titoli australiani delle materie prime, dato che la Cina è la principale destinazione delle esportazioni del Paese.
La società BHP Group Ltd (ASX:BHP) è scesa dell'1,7%. Questa settimana, inoltre, BHP comunicherà i dati trimestrali sulla produzione.