Di Senad Karaahmetovic
Gli analisti di Evercore ISI, guidati da Amit Daryanani, riflettono sulla prospettiva che IBM (NYSE:IBM) possa cercare di replicare l’accordo Red Hat, che si era rivelato un successo malgrado il costo di ben 34 miliardi di dollari.
Daryanani ricorda agli investitori che IBM ha stretto oltre 25 accordi M&A negli ultimi due anni, per oltre 4 miliardi di dollari.
“Non ci sorprende, in quanto le acquisizioni fanno parte del modello finanziario a medio termine di IBM (una crescita del fatturato a cifra singola media a valuta costante con contributo M&A di 1-2 punti alla crescita)”, spiega Daryanani in una nota ai clienti.
Tuttavia, IBM potrebbe optare per un grosso accordo M&A per trainare la crescita, nonché per cercare di trasformare fondamentalmente la sua impresa. Da questo punto di vista, la compagnia potrebbe dedicare ben 30 miliardi all’accordo giusto, anche se i dirigenti hanno indicato che potrebbe trattarsi di una cifra più vicina ai 20 miliardi di dollari.
“Le società tech a crescita più alta sono scese dall’inizio dell’anno; con i multipli di valutazione diventati più allettanti rispetto ad un anno fa, pensiamo che abbia senso per IBM puntare alle M&A per spingere l’accelerazione dei ricavi e/o trasformare ulteriormente l’attività. Dato il successo dell’acquisizione di RHT, pensiamo che un potenziale grande accordo trasformativo possa essere considerato positivamente dagli investitori”, aggiunge l’analista.
Il filtro di ricerca di Evercore ISI sulle società pubbliche che potrebbero essere acquisite da IBM riporta circa 80 risultati. Ad esempio, compagnie come Zscaler (NASDAQ:ZS), Okta (NASDAQ:OKTA), DocuSign (NASDAQ:DOCU), RingCentral (NYSE:RNG), MongoDB (NASDAQ:MDB) e Gitlab (NASDAQ:GTLB).