Di Geoffrey Smith e Alessandro Albano
Investing.com - I dati sull'inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti per il mese di aprile sono il principale catalizzatore di mercato nella seduta di oggi, con diverse asset class in modalità attendista. I futures a Wall Street indicano un avvio ribassista con i titoli growth value e tech al centro della scena. In Europa l'azionario è contrastato in attesa dei dati USA, mentre la Commissione UE ha rivisto le stime sul PIL per il biennio 2021/22. Sul fronte commodities, la carenza di carburante si sta facendo sentire man mano che continua lo stop di Colonial Pipeline. Dollaro solido prima dell'inflazione. Questi sono i market mover di mercoledì:
1. Futures in rosso, atteso IPC
I listini USA dovrebbero vedere un avvio ribassista in linea con le aspettative di un aumento oltre le stime dell'inflazione che potrebbe avere conseguenze sulle prossime politiche della Fed (dati alle 14:30 CEST). I Future Dow Jones 30 sono in ribasso di 141 punti, i Future S&P 500 segnano -18 punti, mentre i Future Nasdaq 100 sono in calo di oltre 90 punti.
Oltre al comparto tecnologico, i trader terranno d'occhio Electronic Arts (NASDAQ:EA) (NASDAQ: EA), le cui previsioni per l'intero anno si sono rivelate più forti delle aspettative, e Carnival (NYSE:CCL), che ha affermato di aver bloccato le partenze delle crociere "almeno fino alla fine di luglio". Da segnalare anche Softbank (T:9984), che ha registrato il record di utile annuale per una società giapponese grazie alla partecipazione in Coupang e Uber Technologies (NYSE:UBER).
2. Borse europee contrastate
L'azionario del Vecchio Continente arriva senza direzione agli scambi del pomeriggio in atessa dell'IPC americano, nonostante le nuove previsioni della Commissione UE per il biennio 2021/2022. Il DAX guadagna lo 0,21%, il CAC 40 cede lo 0,1%, mentre il FTSE 100 segna il +0,38%.
La crescita aggregata dei 19 Paesi della zona euro dovrebbe essere del 4,3% quest'anno e del 4,4% nel 2022, ha affermato la Commissione, rivedendo al rialzo le previsioni di febbraio di una crescita del 3,8% in entrambi gli anni.
Per l'Italia, Bruxelles rivede il Pil del 2021 a +4,2% dal +3,4% di febbraio e stima quello del 2022 a +4,4% dal +3,5% di tre mesi fa.
3. Piazza Affari sulla parità
Il FTSE MIB prosegue flat in una seduta senza molti spunti per il mercato italiano. In spolvero il comparto del lusso con Salvatore Ferragamo (MI:SFER) in salita dopo il dato sui ricavi del primo trimestre, sostanzialmente in linea con le attese.
Safilo (MI:SFLG) rimbalza oltre il 15% sull'aumento vendite del primo trimestre prevalentemente grazie agli Stati Uniti. Molto forte anche Tod’s (MI:TOD) con gli investitori che si posizionano sul titolo in attesa del dato sui ricavi nel primo trimestre atteso a mercati chiusi. Da inizio anno le azioni sono in rialzo del 53% circa grazie all'ingresso nel Cda di Chiara Ferragni e all'auemento della partecipazione di LVMH.
4. Greggio ancora in rialzo
I prezzi del greggio sono di nuovo in rialzo a seguito dello stop di Canadian Pipeline e dall'outlook dell'Opec che ha confermato le previsioni di una forte ripresa della domanda globale nel 2021. Lo stop alle forniture statunitensi durerà oltre il weekend secondo le autorità USA.
Il Brent è in rialzo dell'1,18% a quota 69,33 dollari a barile, mentreiI futures sul greggio Usa guadagnano l'1,24% a $66,10.
I prezzi sono sostenuti anche dal report dell'American Petroleum, che ha mostrato che le scorte di greggio Usa sono diminuite di 2,5 milioni di barili nella settimana terminata il 7 maggio, un calo leggermente inferiore alle aspettative. Si attende il report mensile dell'EIA sulla domanda globale.
5. Dollaro aspetta IPC
L'Indice del Dollaro scambia in rialzo nei confronti della maggior parte delle divise mentre gli operatori continuano a scommettere sul fatto che la Fed non apporterà modifiche alla politica monetaria, in attesa dei dati sull'inflazione Usa.
"Ci aspettiamo che il dato odierno metta in evidenza come alla base del rialzo dell'inflazione Usa ci siano fattori più persistenti () rispetto alle attuali aspettative della Fed", spiega Valentin Marinov, responsabile FX research per i Paesi G10 di Credit Agricole (PA:CAGR).
Tra le coppie, l'EUR/USD cede lo 0,17% a 1,2125, il GBP/USD perde lo 0,05% a 1,4135, mentre USD/JPY scambia a 108,70 (+1,10%).
La sterlina è tornata oltre il livello di 1,41 dopo che l'SNP ha perso la maggioranza assoluta nel Parlamento scozzese, allontanando la possibilità di un nuovo referendum per l'indipendenza. Non pesano, per ora, i litigi con la Francia sui diritti di pesca.