Di Mauro Speranza
Investing.com - Giornata in verde sui mercati dopo le perdite di ieri arrivate per l’inasprirsi della guerra commerciale tra USA e Cina.
Il Ftse Mib guadagna lo 0,17%, lontano dal -1,19% di ieri, mentre restano più sostenuti gli altri indici europei: l’Ibex 35, il Dax e il Cac 40 segnalano guadagni superiori, mentre appena sopra la parità c’è il britannico Ftse 100.
A Milano l’indice dei bancari, il FTSE Italia All Share Banks, viaggia a +0,32%, sostenuto dallo spread, poco mosso a 280 punti.
Aggiunge l’1% Banca IFIS (MI:IF), insieme a Unipol (MI:UNPI) e Banca Generali (MI:GASI). Seguiono Banca Mediolanum (MI:BMED), Ubi Banca (MI:UBI), Mediobanca (MI:MDBI), Unicredit (MI:CRDI), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI), Banco Bpm (MI:BAMI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP). Negative, invece, Bper Banca (MI:EMII) e Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI).
Male Salvatore Ferragamo (MI:SFER) e Campari (MI:CPRI), quest’ultima “affondata da Morgan Stanley (NYSE:MS)”. Poco sotto la parità troviamo Fiat (MI:FCHA), in attesa della risposta di Renault (PA:RENA) sulla fusione.
Le incertezze politiche hanno aperto la giornata, arrivate con quanto scrive La Stampa sul Governo. Nel giorno in cui gli iscritti 5 Stelle votano sull’operato di Luigi Di Maio, il giornale rilancia le ipotesi di elezioni anticipate per fine settembre, data che permetterebbe la nascita di un nuovo Governo che abbia il tempo di approvare una nuova Manovra finanziaria.
Ieri, infatti, era arrivata la lettera attesa dall’Unione europea, facendo presagire l’avvio della procedura di infrazione delle regole sul debito pubblico, la quale comporterebbe una multa all’Italia nel caso in cui non metta in ordine i conti pubblici.
La lettera aveva parlato di “progressi insufficienti” sul tempa del debito, ottenendo la risposta a caldo del Premier Giuseppe Conte, bocciando la decisione della UE.