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Su le borse europee dopo la sentenza dell’Alta Corte britannica

Pubblicato 24.01.2017, 11:43
© Reuters.  Positive le borse europee, per l’Alta Corte britannica la Brexit necessita del voto del Parlamento

Investing.com - Al rialzo i mercati azionari europei questo martedì, l’Alta Corte britannica ha decretato che il governo britannico necessita dell’approvazione del Parlamento per dare il via al processo di uscita dall’Unione Europea, noto come Brexit, mentre gli investitori assimilano i dati sull’attività delle imprese nella zona euro.

Verso mezzogiorno in Europa, l’indice di riferimento Euro Stoxx 50 sale dello 0,28%, il francese CAC 40 è in salita dello 0,24% ed il tedesco DAX 30 segna +0,28%.

Come previsto, l’Alta Corte britannica ha decretato che il Primo Ministro Theresa May avrà bisogno dell’approvazione parlamentare per poter applicare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona che darà il via al processo con cui il Regno Unito negozierà la Brexit.

Il Partito Laburista, all’opposizione, ha ribadito che non tenterà di ostacolare la decisione che è stata presa dal 52% dell’elettorato britannico con il referendum dell’estate scorsa.

I titoli azionari britannici ed europei hanno visto un rialzo dopo la decisione.

Intanto, questa mattina i dati sull’attività delle imprese nella zona euro sono risultati misti, sebbene in generale positivi con l’occupazione nella regione che ha raggiunto il massimo di nove mesi e le imprese che hanno “iniziato positivamente il 2017” secondo il gruppo di ricerche di mercato Markit.

In particolare, l’indice composito dei direttori acquisti (PMI) per il mese di gennaio ha deluso le attese dal momento che la lettura positiva del settore manifatturiero è stata controbilanciata da una più debole del previsto del settore dei servizi.

Per quanto riguarda le compagnie, Aryzta registra un crollo di oltre il 30%, segnando la peggiore performance sull’indice Euro Stoxx 600: l’azienda alimentare elvetico-irlandese ha ammesso di aver passato un periodo commerciale “inaspettatamente ed estremamente deludente” negli ultimi cinque mesi del 2016.

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La seconda peggiore performance sull’indice è stata quella di BT Group (LON:BT), con un crollo di oltre il 17%, dopo che la compagnia di telecomunicazioni britannica ha tagliato le previsioni sugli utili e sui profitti per i prossimi due anni per via dei problemi di contabilità della divisione italiana.

Al rialzo Assicurazioni Generali (MI:GASI) SpA, con un’impennata dell’8% dopo che la compagnia assicurativa ha acquisito i diritti di voto sul 3,01% del capitale di Intesa Sanpaolo SpA, una mossa difensiva per evitare che la banca acquisisse una quota maggiore del gruppo assicurativo stesso.

Il titolo della banca italiana crolla del 4,5%, segnando la performance peggiore sull’indice Euro Stoxx 50.

Intanto, il prezzo del greggio è in salita negli scambi europei di questa mattina, dopo il calo della seduta precedente tra i segnali che i principali produttori della materia prima stanno tenendo fede all’impegno di tagliare la produzione.

Ieri il ministro del petrolio iracheno ha dichiarato che molti produttori che operano sul territorio della sua nazione stanno partecipando alla riduzione della produzione di greggio secondo quanto stabilito con l’accordo tra i produttori OPEC e non OPEC per riequilibrare il mercato.

Positivi i titoli del settore energetico, con il colosso francese del petrolio e del gas Total SA (PA:TOTF) su dello 0,58%, l’italiana ENI (MI:ENI) in salita dello 0,78%, mentre la rivale norvegese Statoil (OL:STL) schizza dell’1,20%.

Al rialzo anche i titoli del settore finanziario: in Francia BNP Paribas (PA:BNPP) balza dell’1,12% e Societe Generale (PA:SOGN) segna un’impennata dell’1,71%%, mentre in Germania Deutsche Bank (DE:DBKGn) e Commerzbank (DE:CBKG) segnano rispettivamente +1,12% e +0,38%.

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Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) crolla del 4,67% ed Unicredit (MI:CRDI) rimbalza del 3,44%, mentre le spagnole BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) schizzano rispettivamente del 2,38% e dell’1,64%.

A Londra, il FTSE 100 legato alle materie prime sale dello 0,54%, con gli investitori che sembrano non tenere conto della sentenza dell’Alta corte britannica e grazie ai rialzi segnati nel settore minerario.

Glencore (LON:GLEN) schizza del 3,01%, Anglo American (LON:AAL) balza del 5,50%, mentre BHP Billiton (LON:BLT) e Rio Tinto (LON:RIO) registrano un’impennata rispettivamente del 4,35% e del 3,87%.

Positivi i titoli energetici, con BP (LON:BP) su dello 0,71% e la rivale Royal Dutch Shell (LON:RDSa) in salita dello 0,73%.

I titoli del settore finanziario sono al rialzo, con HSBC Holdings (LON:HSBA) che segna +0,55% e Royal Bank of Scotland (LON:RBS) che rimbalza dell’1,39%, mentre Barclays (LON:BARC) e Lloyds Banking (LON:LLOY) salgono rispettivamente dell’1,69% e dello 0,42%.

Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura positiva. I future Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,07%, i future S&P 500 sono in salita dello 0,04%, mentre i future Nasdaq 100 segnano +0,07%.

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