Di Peter Nurse
Investing.com - L’apertura dei listini statunitensi è prevista pressoché invariata questo giovedì, con gli investitori attenti allo stato di salute dell’economia USA in vista della pubblicazione dell’attesissimo report ufficiale sull’occupazione.
Al momento della scrittura, il contratto dei future Dow sale di appena 2 punti, i future S&P 500 vanno su di 2 punti, o dello 0,1% ed i future Nasdaq 100 sono in calo di 35 punti, o dello 0,3%.
I principali indici hanno chiuso misti ieri, con il Nasdaq Composite sceso di oltre l’1% e il blue-chip Dow Jones Industrial Average in salita di 80 punti, o dello 0,2%.
I dati economici deboli di questa settimana hanno alimentato i timori che il prolungato ciclo di aumenti dei tassi della Federal Reserve per combattere l’inflazione faccia cadere l’economia in recessione.
Il report ADP sull’occupazione privata di ieri è risultato più debole delle attese, alimentando l’idea di un mercato del lavoro in raffreddamento dopo il calo delle posizioni lavorative disponibili al minimo di quasi due anni a febbraio.
Il dato sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione è atteso nel corso della seduta, mentre domani arriverà il report ufficiale sull’occupazione, ma i mercati saranno chiusi per il Venerdì Santo. Gli analisti si aspettano che l’economia abbia aggiunto 239.000 posti di lavoro il mese scorso, meno di febbraio, altro segnale che i numerosi aumenti dei tassi stanno avendo un impatto sull’economia.
La Presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester ieri ha affermato che è troppo presto per sapere se la banca centrale dovrà alzare i tassi a maggio.
Tra le notizie sulle compagnie, sono previste le trimestrali di Constellation Brands (NYSE:STZ) e Lamb Weston (NYSE:LW), in attesa del vero e proprio inizio della stagione degli utili del primo trimestre la prossima settimana.
Costco (NASDAQ:COST) scende nei premarket, dopo aver riportato un ulteriore rallentamento delle vendite a marzo.
I prezzi del petrolio sono in calo, in scia ai dati statunitensi deboli che hanno alimentato i timori di una recessione nel più grande consumatore petrolifero al mondo.
Tuttavia, restano destinati a chiudere la terza settimana positiva consecutiva, dopo il calo delle scorte di greggio USA e l’inatteso taglio della produzione OPEC+.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA scendono dello 0,3% ad 80,36 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va giù dello 0,2% ad 84,81 dollari.
Entrambi i riferimenti sono schizzati di oltre il 6% questa settimana, dopo che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio ed i suoi alleati, compresa la Russia, gruppo noto come OPEC+, hanno deciso di tagliare ulteriormente la produzione, mentre le scorte di greggio USA sono scese di 3,7 milioni di barili la scorsa settimana, in base ai dati ufficiali di ieri.
Intanto, i future dell’oro sono in salita dello 0,1% a 2.036,25 dollari l’oncia, mentre la coppia EUR/USD si attesta a 1,0902, giù dello 0,1%.