ROMA (Reuters) - L'Antitrust ha confermato il blocco degli aumenti che Telecom Italia (MI:TLIT), Vodafone (LON:VOD), Fastweb e Wind Tre hanno fatto scattare dopo che a fine 2017 è entrato in vigore il divieto della fatturazione a 28 giorni.
Lo si legge nel provvedimento dell'Autorità per la concorrenza e il mercato in cui si dice che la sospensiva durerà fino alla fine dell'istruttoria aperta per possibili accordi anticoncorrenziali.
Il blocco degli aumenti era stato deciso dall'autorità nella presunzione che le società avessero attuato un piano concordato per sostituire gli aumenti frutto della fatturazione a quattro settimane, che genera una tredicesima bolletta su base annua, con dei semplici aumenti tariffari.
Le misure cautelari erano state adottate in via d’urgenza il 21 marzo 2018 quando è stata avviata l’istruttoria dall'Antitrust per accertare la sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza tra Telecom Italia, Vodafone, Fastweb e Wind Tre. Fra gli altri motivi per il blocco agli aggiornamenti tariffari, c'è anche la difficoltà di obbligare le società al rimborso dei clienti in caso di accertamento di comportamenti illegittimi.
A dicembre del 2017 è stata approvata una legge che impedisce fatturazioni con tempistiche inferiori al mese.