ROMA (Reuters) - Il Partito democratico ribadisce che resterà all'opposizione in Parlamento e sprona Lega e M5s a chiarire la loro posizione sul possibile intervento alleato in Siria annunciato dagli Stati Uniti.
"Per noi occorre che le forze che hanno prevalso il 4 marzo la smettano con i tira e molla, le tattiche e i personalismi che stanno generando incertezza. L'Italia ha bisogno di scelte chiare", ha detto il segretario reggente Maurizio Martina dopo il nuovo giro di consultazioni al Quirinale con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Forza Italia ha chiesto al Movimento cinque stelle un "formale riconoscimento politico" a Silvio Berlusconi se vuole trattare con il centrodestra sulla formazione del nuovo governo.
Ma i 5s non cambiano linea politica: "Mai un governo con Berlusconi e Forza Italia", ha detto il capogruppo in Senato Danilo Toninelli, ribadendo la strada di un esecutivo con Lega o Pd.
Anche il possibile intervento alleato in Siria divide le forze politiche e complica il lavoro di Mattarella.
"Non possiamo non esprimere la nostra preoccupazione per certe reazioni che alcune forze hanno espresso in queste ore: se qualcuno intende cambiare il quadro delle alleanze internazionali dell'Italia deve dirlo chiaro, soprattuto agli italiani", ha detto Martina.
Il leader della Lega e candidato premier del centrodestra, Matteo Salvini, ha criticato gli Usa e ha definito una fake news il presunto attacco con il gas a Douma.
Anche da alcuni esponenti di Forza Italia e dal leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sono arrivate critiche a Washington.
Il M5s invece non ha preso ancora posizione sulla possibile partecipazione italiana a un intervento Nato, ma con Luigi Di Maio ha ribadito la fedeltà all'alleanza atlantica e la collocazione nell'Unione Europea.
(Alberto Sisto e Giuseppe Fonte)