ROMA (Reuters) - I gruppi parlamentari minori hanno sollecitato oggi un'accelerazione sulla formazione del nuovo governo durante le nuove consultazioni con il presidente Sergio Mattarella, per affrontare l'escalation della crisi in Siria e un importante vertice della Ue a giugno.
Ma ad oltre un mese dalle elezioni, è proprio la questione del possibile intervento alleato in Siria che potrebbe complicare il lavoro del Capo dello Stato.
Una fonte parlamentare dice che Mattarella si aspetta oggi dai partiti - e in particolare dal centrodestra e dal M5s - indicazioni sui punti programmatici per possibili convergenze, mettendo da parte la questione dei candidati premier. Intanto, però, è preoccupato per le posizioni di alcuni partiti sulla questione siriana.
Oggi pomeriggio i gruppi parlamentari maggiori, a cominciare dal Pd, saliranno al Colle. E anche a loro il presidente ribadirà che il nuovo governo dovrà rispettare il "valore europeo" e le alleanze internazionali, ha detto una fonte a lui vicina.
QUIRINALE PREOCCUPATO PER SIRIA E REAZIONI PARTITI
"Sapete che non possiamo riferire quello che ci dice il presidente, ma non ci vuole tanta fantasia per pensare che sia preoccupato per questa escalation e per come reagiscono le forze politiche in Italia", ha detto oggi la capogruppo delle Autonomie (Svp e Union Valdotaine), Juliane Unterberger, rispondendo a una domanda dei giornalisti dopo l'incontro con Mattarella.
Una fonte parlamentare ha detto che negli incontri di oggi Mattarella ha espresso, accennando alla Siria, "grande preoccupazione e ulteriore sollecitazione a dare un governo al Paese".
Ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha criticato l'annuncio del presidente Donald Trump di un intervento militare in Siria per rispondere al presunto attacco al gas della settimana scorsa (che Salvini ha definito una "fake news"). E si è schierato con la Russia anche nella vicenda dell'attentato a una ex spia russa in Gran Bretagna.
Anche da alcuni esponenti di Forza Italia e dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni sono arrivate critiche agli Usa.
Il M5s invece non ha preso ancora posizione sulla possibile partecipazione italiana a un intervento Nato, ma con Luigi Di Maio ha ribadito la fedeltà all'alleanza atlantica e la collocazione nell'Unione Europea.
(Massimiliano Di Giorgio)