Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Inflazione sempre protagonista

Pubblicato 18.05.2022, 09:38
Aggiornato 12.03.2024, 12:10

Nonostante la presenza degli stessi timori che hanno accompagnato gli investitori negli ultimi mesi, la reazione di ieri dei mercati è stata finalmente in grado di scrollarsi di dosso alcuni di essi, realizzando decisi ritorni alla propensione al rischio (acquisti sul mercato azionario e calo del dollaro), a cercar conferma di un’inversione iniziata con la seduta di venerdì. Certamente è ancora prematura una tale lettura, in un contesto di maggiore volatilità destinata a continuare. Tuttavia, le ultime notizie ricevute –un consumatore americano che nonostante veda eroso il proprio potere d’acquisto continui ad alimentare la crescita della prima economia mondiale e una Cina che finalmente inizia a vedere luce in fondo al tunnel nei suoi lockdown – offrono speranze (di breve termine) ai mercati, nonostante i venti freddi che soffiano sul versante russo.

Piazza Affari chiude la seduta di martedì in deciso rialzo al +1,12%, sostenuta da tutti i suoi settori. Solamente infatti tre titoli, di tre diversi settori (a rimarcare più una storia societaria che di rotazione), hanno chiuso al ribasso la seduta: Campari (BIT:CPRI) -0.93%, Diasorin (BIT:DIAS) -1,25% e Hera-1,65%. Simile situazione riscontrabile anche per l’Europa (Stoxx EU 600 +1,22%), sostenuta prevalentemente dal settore dei beni materiali.

Inflazione il tema principale. In Italia la lettura di aprile ha segnato (finalmente) un rallentamento, il primo da settembre 2020, su base mensile del -0,1%, attestandosi su base annua ad un 6%. Calano in particolare i costi per l’energia (39,5 per cento contro 50,9 per cento di marzo) mentre aumentano i prezzi per i servizi di trasporto (5,1 per cento contro 1 per cento) e alimenti trasformati (5 per cento contro 3,9 per cento). Un’inflazione quindi percepita che comunque resta ancora alta, intaccando il sentimento dei consumatori.

Inflazione che anche in Europa continua a preoccupare generando un cambio di rotta nella comunicazione della Bce. Dopo l’apertura ad un rialzo dei tassi da parte del suo governatore, Christine Lagarde, ieri a generare pressioni sull’euro ci ha pensato il governatore della banca centrale olandese Klaas Knot, il quale in un’intervista ha rimarcato un possibile un rialzo dei tassi di 50 pb a luglio, la prima volta che si ipotizza un cambiamento così aggressivo. Parole che, come detto, hanno generato acquisti sulla moneta unica, con il cambio Eur/Usd ritornato sopra quota 1,05. Mercati che quindi iniziano a “scontare” una riduzione sulla divergenza di politica monetaria tra Europa e Stati Uniti.

Rialzo del carovita che è stato ieri il tema centrale nelle comunicazioni da parte dei vari banchieri. Dal Regno Unito il governatore della Bank of England, Bailey, ha rimarcato l’impotenza delle banche centrali di fronte ad un’accelerazione (definita apocalittica) dei prezzi alimentari ed energetici, inaspriti dal conflitto ucraino. Negli Stati Uniti invece Jerome Powell rimarca il suo piano di un aumento di 50 pb nella prossima riunione di giugno, con un mercato del lavoro ed un’economia che restano resilienti ad una stretta monetaria. Più in particolare il numero uno della Fed ha riportato come la crescita deve rallentare al fine di raggiungere l’obiettivo di un soft landing (atterraggio morbido) e come tale processo non sia indolore. Parole che in un altro contesto avrebbero sicuramente generato maggior panico negli investitori ma che ormai risultano da tempo già incorporate dai mercati.

Indici americani che hanno chiuso la seduta in deciso rialzo, con il Nasdaq 100 maglia rosa con un +2,76%, suggerendo come il rimbalzo possa essere giudicato come un rally di sollievo dato il costante sell-off (con sei settimane consecutive di flessioni). I recenti sondaggi tra gli investitori indicano che il sentimento è oscillato verso un pessimismo estremo, rivelando come  una quantità significativa di cattive notizie sia già prezzata nelle azioni. Resta tuttavia l’invito alla cautela, con i mercati altamente volatili e gli investitori che faticano a rimanere sicuri tra l'inflazione elevata e l'inasprimento della Fed.
Russia nuovamente al centro dell’attenzione dopo che oggi sono attese le presentazioni ufficiali di adesione alla NATO da parte di Finlandia e Svezia. Il processo, tuttavia, non deve essere così scontato come potrebbe apparire con la Turchia che potrebbe rallentare/ostacolare la relativa adesione. Intanto, in una guerra oltre che militare anche economica, l’America si appresta ad una nuova stretta nel tentativo di generare un default russo. L'amministrazione Biden sarebbe in procinto di bloccare la capacità della Russia di pagare gli obbligazionisti statunitensi, a partire dalla prossima settimana, aumentando il rischio di un default tecnico.

Giornata odierna che ha appena assistito alla lettura in Giappone della contrazione del primo trimestre del PIL -0.2% - dato negativo ma migliore delle attese. Simile situazione anche per il Regno Unito, con la lettura sull’inflazione che non mostra segnali di rallentamento: +2.5% di crescita su base mensile, ora al 9% a/a ad Aprile, ma che è stata inferiore alle attese, piccola consolazione.

In Europa sono attese le pubblicazioni dei dati finali per il livello di inflazione di aprile, i quali offriranno maggiore chiarezza sulle pressioni sui prezzi core.

Appuntamenti odierni, fonte: tradingeconomics



Sul fronte trimestrali si riporta l’attenzione alle pubblicazioni odierne per Tencent, Cisco, Lowe’s, Target, Analog Device, TJX, Netease e Synopsys. In Europa invece abbiamo Experian, Abn Ambro e Burberry.

Criptovalute: In quello che sembra un brutto segno per Terraform Labs, lo sviluppatore della blockchain Terra e delle criptovalute TerraUSD (UST) e Luna, i tre membri del team legale dell'azienda hanno lasciato l'azienda. Ciò è avvenuto poco dopo che UST, Luna e l'intero ecosistema Terra sono crollati drammaticamente dopo che la stablecoin ha perso il suo ancoraggio la scorsa settimana.

Mercato delle criptovalute che nonostante il rally di ieri da parte dell’indice tecnologico americano non è riuscito a registrare gli stessi (o simili) guadagni, nonostante l’alta correlazione dell’ultimo periodo, segno che gli effetti dello scandalo Luna sono ancora presenti sul sentiment degli investitori. Proprio restando in tema, una nuova stablecoin algoritmica, Dei, negli ultimi giorni ha perso il peg e ancora fatica a ritornare sul suo livello.

Andamento DEI, fonte: coinmarketcap



Prosegue quindi la selezione naturale sul mondo delle stablecoin, soprattutto a scapito di quelle algoritmiche con poca chiarezza dietro o che non siano legate a asset reali e poco volatili. Situazione che scredita il mondo della DeFi (una vittoria per il sistema bancario reale) con il Total Value Locked che da inizio mese ha visto perdere il 42% delle riserve, passando dai $248 miliardi di inizio mese agli attuali $145 mld (stando ai dati DeFilLama). 
 
Gabriel Debach
eToro Italian Market Analyst
 
Disclaimer:
 
Il contenuto di questa newsletter è di natura informativa ed educativa e non può essere considerata come attività di consulenza finanziaria né come raccomandazione all’investimento.
Performance passate non sono indicative di performance future. Il trading è rischioso e si raccomanda di rischiare solo il capitale che si è disposti a perdere.       
Il prezzo delle criptovalute può variare significativamente e non sono adeguate per tutti gli investitori. Il trading sulle criptovalute non è supervisionato da alcun quadro regolatorio dell’Unione Europea

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.