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Un ETF per diversificare con titoli a bassa capitalizzazione limitando il rischio

Pubblicato 22.07.2020, 15:15

Uno dei modi più affidabili per proteggersi dalla terribile volatilità dei mercati è la diversificazione. L’inclusione di un’ampia gamma di investimenti nel portafoglio generale o in quello azionario permette di minimizzare l’esposizione ad un rischio particolare, in quanto i vari tipi di strumenti possono reagire in modo diverso agli stessi eventi.

Ma, dove c’è un potenziale ritorno, c’è anche una possibile perdita. Decidere quanto patrimonio personale dedicare ai titoli azionari e come allocare il capitale su differenti azioni sono passaggi chiave per la gestione del rischio e potrebbe esserci bisogno di collaborare con un consulente finanziario.

I titoli a bassa capitalizzazione possono aumentare la diversificazione del portafoglio ed incrementare i potenziali ritorni nel tempo. Per chi punta ad investire su compagnie a bassa capitalizzazione quotate negli USA, il fondo iShares Russell 2000 ETF (NYSE:IWM) potrebbe essere un ottimo candidato.

Sebbene non sia possibile investire direttamente su un indice, il fondo IWM ETF replica l’indice Russell 2000, consentendo ai partecipanti dei mercati di ottenere esposizione alle compagnie dell’indice. Prima di approfondire l’ETF IWM, vediamo nel dettaglio gli indici Russell, in particolare il Russell 2000.

Indici Russell 

L’indice Russell è stato creato da FTSE Russell, fornitore britannico di un’ampia gamma di indici del mercato azionario e relativi servizi dati. Tuttavia, la famiglia Russell degli indici azionari era stata inizialmente creata nel 1984 dalla Frank Russell Company per misurare la performance dei gestori di investimenti e, nel 2014, la Borsa di Londra ha acquisito il Russell dando vita al FTSE Russell.

Un indice Russell replica la performance di un’ampia classe di asset o può focalizzarsi su una parte più ristretta del mercato, come i titoli tecnologici. Esistono numerosi esempi di indice Russell che si concentrano sul mercato azionario USA, come il Russell 1000, il Russell 2000, il Russell 3000, il Russell Microcap ed il Russell Top 200.

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Secondo FTSE Russell, più di 15 mila miliardi di dollari sono al momento legati ai suoi indici, compresi circa 9 mila miliardi di dollari degli indici Russell US Equity. In generale, le norme sul domicilio determinano se una compagnia possa essere allocata ad un singolo paese.

Gli indici Russell US costituiscono un riferimento per gli investitori istituzionali. E l’indice Russell 3000, che rappresenta circa il 98% del mercato azionario USA investibile, è uno degli esempi più notevoli del gruppo in quanto replica la performance delle 3.000 compagnie USA più grandi per capitalizzazione di mercato totale.

Il Russell 3000 comprende tutti i sotto-indici, in qualunque modo i vari stili di gestione degli investimenti e le capitalizzazioni di mercato categorizzino ogni sotto-categoria.

L’indice Russell 1000 ad alta capitalizzazione e l’indice Russell 2000 a bassa capitalizzazione sono considerati due dei più importanti indici statunitensi. L’ETF IWM replica l’indice Russell 2000 a bassa capitalizzazione ed è solitamente usato da trader ed investitori come riferimento per l’indice.

Sebbene la definizione di compagnia a bassa capitalizzazione possa variare tra i vari broker USA, generalmente si riferisce ad una compagnia con una capitalizzazione di mercato compresa tra i 150 milioni ed i 2 miliardi di dollari. Le compagnie a bassa capitalizzazione hanno bilanci minori e meno liquidità in termini relativi rispetto ai rivali ad alta capitalizzazione.

Detto questo, ecco i dettagli dell’IWM:

iShares Russell 2000 ETF

  • Prezzo attuale: 148,03 dollari
  • Range su 52 settimane: 95,69-170,56 dollari
  • Rendimento dividendo: 1,37%
  • Percentuale spesa: 0,19% all’anno, o 19 dollari su un investimento di 10.000 dollari
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IWM Weekly

Grafico settimanale IWM

Con le sue 2000 compagnie, l’iShares Russell 2000 ETF copre tutti i settori. La compagnia biotech Novavax (NASDAQ:NVAX), il fornitore di assistenza sanitaria a domicilio LHC Group (NASDAQ:LHCG), la compagnia di calzature Deckers Outdoor (NYSE:DECK), la compagnia di prodotti di consumo globale Helen of Troy (NASDAQ:HELE) e BJ’s Wholesale Club (NYSE:BJ) sono tra i grossi nomi che comprende.

Sull’anno in corso, IWM è crollato di circa il 10%. Inoltre, nelle ultime settimane, le compagnie a bassa capitalizzazione sono rimaste indietro rispetto a quelle più grandi. Sul lungo termine, i titoli a bassa capitalizzazione ed i relativi ETF spesso hanno una performance superiore rispetto alle controparti ad alta capitalizzazione. Tuttavia, solitamente sono più volatili.

Il P/E di 14,16 ed il P/B di 1,67 del fondo potrebbero risultare allettanti per gli investitori alla ricerca di valore. Molti analisti potrebbero affermare che le quotazioni di frequente hanno un potere predittivo a breve termine limitato. Ma, sul lungo termine, potrebbero acquisire più importanza con un impatto maggiore sui ritorni, limitando al contempo potenzialmente il rischio ribassista. Questi due indicatori, nonché il rendimento del dividendo dell’1,37%, giustificano l’idea di prendere in considerazione l’ETF IWM.

Morale della favola

Per gli investitori interessati a diversificare il proprio portafoglio, il profilo di rischio/ritorno degli ETF a bassa capitalizzazione potrebbe andare bene. Oltre all’IWM, ci sono altri ETF di titoli a bassa capitalizzazione, come:

  • SPDR S&P 600 Small Cap Growth ETF (NYSE:SLYG)
  • Invesco S&P SmallCap 600 Pure Growth ETF (NYSE:RZG)
  • Vanguard Russell 2000 Growth ETF (NASDAQ:VTWG)
  • iShares Morningstar Small-Cap Growth ETF (NYSE:JKK)
  • Invesco Russell 2000 Pure Growth ETF (NYSE:XSMO)
  • Invesco S&P SmallCap Information Technology ETF (NASDAQ:PSCT)
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Abbiamo intenzione di seguire questi ETF nei prossimi mesi.

 

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