💥 ProPicks IA va a segno: 4 mid cap a +23%. Ricevi l'aggiornamento di ottobre!Scegli i titoli con l'IA

La Fed taglia i tassi di 50 pb, Usa verso soft landing. I commenti degli analisti

Pubblicato 19.09.2024, 11:40
© Reuters

Investing.com – Anche la Fed, dopo la Bce, si è decisa a inaugurare la nuova fase di allentamento della politica monetaria e l’ha fatto in modo netto, tagliando i tassi d’interesse di 50 punti base.

Quali sono i motivi che hanno convinto il comitato ad agire in maniera così decisa? Con che intensità proseguirà ora l’azione di ammorbidimento? La Banca centrale americana riuscirà a guidare l’economia Usa verso un atterraggio morbido?

Per fare chiarezza sui tanti punti interrogativi, Investing.com ha raccolto i commenti degli analisti dopo la riunione Fed del 18 settembre.

Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm

La Federal Reserve compie una mossa decisiva rendendo effettivo un taglio da 50 punti base, il primo post pandemia. La decisione costituisce un segnale di fiducia da parte della banca centrale americana nel fatto che l'inflazione sia sotto controllo e diretta verso l'obiettivo 2%.

Il taglio dovrebbe dare sollievo ai consumatori e alle piccole imprese con prestiti a tasso variabile, mentre i costi di finanziamento a lungo termine per i mutui e il debito delle imprese sono diminuiti in previsione di questo adeguamento. Sebbene fosse una mossa ampiamente prevista, i pareri sulla sua entità sono stati discordanti; storicamente, infatti, la Fed ha preferito aggiustamenti più contenuti per evitare il rischio di invertire la rotta se la decisione si fosse rivelata prematura.

Martina Daga, Macro Economist, AcomeA SGR


La Fed decide di iniziare il ciclo dei tagli dei tassi di riferimento con un taglio da 50bp, portando quindi il target range dei Fed funds al 4.75% - 5%. La decisione non è stata unanime, 1 dei 12 membri votanti del FOMC avrebbe preferito un atteggiamento più cauto e un taglio da 25bp. Il mercato era infatti diviso tra chi si aspettava una prima mossa più cauta da 25bp e chi, invece, si aspettava il taglio da 50bp. La decisione è stata dettata dal fatto che il Comitato ha ora maggiore certezza sul fatto che l’inflazione si stia muovendo verso il target del 2% e i rischi per il raggiungimento dei suoi due obiettivi di massima occupazione e inflazione siano sostanzialmente in equilibrio. Il messaggio è che l’economia statunitense sia in ottime condizioni e che, dopo un periodo di alta inflazione e mercato del lavoro surriscaldato, stia ora tornando in equilibrio. L’obiettivo della Fed è proprio quello di tenere l’economia nelle attuali condizioni, non c’è, quindi, sensazione di urgenza o di essere troppo in ritardo. Un soft landing rimane quindi il caso base per la Fed.

Il quadro macroeconomico è cambiato negli ultimi mesi, a giugno Powell aveva osservato che i rischi legati all'inflazione e al mercato del lavoro stessero diventando "più equilibrati". Durante la riunione di luglio, i rischi sembravano più bilanciati, con il comitato "attento a entrambi gli aspetti del suo duplice mandato". A Jackson Hole, ad agosto, Powell sembrava spostare ulteriormente l'ago della bilancia con un'attenzione maggiore sulle condizioni del mercato del lavoro e, ora, il FOMC giudica che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano sostanzialmente in equilibrio.

La Fed rimane strettamente dipendente dai prossimi dati per le proprie decisioni di politica monetaria, non prende alcun impegno a continuare a tagliare a questo ritmo, ma si riserva di prendere le prossime decisioni meeting by meeting.

Le nuove proiezioni macroeconomiche dipingono chiaramente il fatto che la percezione del FOMC sia ora che i rischi al rialzo sull’inflazione siano inferiori, mentre quelli sulla crescita del tasso di disoccupazione siano maggiori. Sono, infatti, state riviste al ribasso le proiezioni di inflazione, sia headline sia core, per il 2024 e il 2025. Invece, il tasso di disoccupazione è stato rivisto al rialzo per il 2024, il 2025 e il 2026. Entro la fine di quest’anno si aspettano un ulteriore peggioramento del tasso di disoccupazione, dal 4.2% registrato ad agosto. Powell tuttavia chiarisce che il mercato del lavoro sta dando segnali di raffreddamento, ma partiva da livelli molto tesi. La strada indicata dai DOTS mostra un totale di 100 bps di tagli nel 2024, con un solo membro che vede tagli più aggressivi, altri 100bp per il 2025 e 50bp nel 2026. Il tasso di lungo termine è stato rivisto al rialzo, al 2,9% dal 2,5% delle proiezioni di dicembre dello scorso anno.

Jim Cielinski, responsabile globale redditto fisso, Janus Henderson

Nel periodo che ha preceduto la riunione della Fed, abbiamo osservato - con un certo sconcerto - la quasi ossessione di molti operatori di mercato per l'entità del taglio dei tassi. Che si fosse trattato di 25pb o di 50pb, i dati che guidano la politica monetaria indicavano che era giunto il momento di abbandonare un atteggiamento restrittivo.

Più importante per gli investitori è capire se la Fed sia in ritardo rispetto alla curva. Ridurre i tassi in presenza di un'economia statunitense resiliente (lo scenario dell'atterraggio morbido) o tagliare in un'economia in fase di stallo, caratterizzata da un rapido raffreddamento del mercato del lavoro (un atterraggio duro), ha conseguenze molto diverse sui mercati finanziari. Il presidente della Fed Jay Powell si è prodigato per inquadrare la decisione presa come quella che noi definiremmo “un taglio rialzista”. La sua retorica - costellata di parole come "equilibrato", "fiducioso" e "resiliente" - mirava a segnalare che la "forte" riduzione di 50 punti base non era un motivo di allarme, ma un primo prudente passo verso la normalizzazione della politica.

Riteniamo che la mossa più ampia della Fed sia stata giustificata, in quanto ha segnalato che l'ondata di inflazione ormai generazionale è alle spalle. Forse sfidando le aspettative, la Fed è riuscita a mantenere i tassi al 5,50% per un periodo prolungato perché il mercato del lavoro statunitense si è dimostrato più resistente del previsto al rialzo dei tassi. Pur non facendo scattare campanelli d'allarme, il recente ammorbidimento del mercato del lavoro, secondo le stesse parole della Fed, ha indotto quest'ultima a passare a un approccio più equilibrato nei confronti del suo duplice mandato. Visti i progressi dell'anno scorso in materia di inflazione, la Fed si è permessa il lusso di fare le cose in grande con questo primo taglio senza spaventare eccessivamente il mercato.

Con l'inizio della riduzione dei tassi alle spalle, il mercato può ora concentrarsi sul tipo di atterraggio che si verificherà. Nel 2024 il pendolo ha oscillato verso un atterraggio morbido. Dopo tutto, l'inflazione è scesa senza un picco di disoccupazione e la domanda dei consumatori statunitensi rimane forte.

Se l'economia si è dimostrata stabile di fronte a un tasso del 5,5%, la sua tenuta potrebbe ora essere sostenuta da imprese e famiglie che beneficiano di costi di finanziamento più bassi. Il risultato è un'estensione del ciclo economico e un vantaggio per gli asset più rischiosi che hanno un'esposizione ciclica o che devono affrontare la scadenza del debito a medio termine. Comprendendo il sostegno all'economia statunitense che un costo del capitale più basso potrebbe fornire, la Fed, a nostro avviso, sarebbe stata più riluttante a muovere 50 punti base se non avesse avuto la certezza che l'inflazione determinata dai salari, a causa di un mercato del lavoro in fermento, fosse meno preoccupante.

Informazioni Pro

James McCann, vice-capo economista abrdn

La Fed ha iniziato ad allentare il freno all'economia statunitense, mentre l'inflazione rallenta e aumentano i timori sulle prospettive di crescita.

La banca centrale effettuato un aggressivo taglio dei tassi pari a 50 punti percentuali e questa manovra, più consistente rispetto alla norma, dimostra un certo grado di urgenza da parte della Fed di iniziare a ridurre rapidamente la politica restrittiva. In base alla proiezione mediana, infatti, i membri del FOMC prevedono che questo sarà il primo di una serie di tagli, con una riduzione dei tassi di altri 50 punti base entro la fine di quest'anno e di 100 punti base nel 2025.

Questo segnale dovish dovrebbe mitigare i timori del mercato sul fatto che la banca centrale sia rimasta indietro rispetto alla curva, mentre iniziano a emergere crepe nel mercato del lavoro statunitense, e i mercati azionari stanno reagendo positivamente alle prime notizie.

Ora la priorità per la Fed sarà quella di calibrare con attenzione il ritmo dell'allentamento, dato che l'inflazione continua ad avvicinarsi all'obiettivo e l'economia rallenta. In effetti, mentre il presidente Powell potrebbe segnalare che 50 pb saranno l'eccezione piuttosto che la regola durante questo ciclo di allentamento, la Fed dovrebbe essere pronta a procedere a passi più ampi se dovesse scorgere ulteriori segnali di debolezza.

Saverio Berlinzani, Senior Analyst di ActivTrades


La Federal Reserve ha tagliato i Fed Funds di ben 50 punti base portando l’intervallo al 4,75%-5% nella serata di ieri. Si è trattato della prima riduzione del costo del denaro dal marzo 2020. Mentre la decisione di tagliare i tassi era prevista, ciò che ha in parte sorpreso i mercati è stata l’entità del taglio, che in qualche modo ha rappresentato una sorpresa, ance se negli ultimi giorni coloro che sostenevano la riduzione di mezzo punto percentuale erano decisamente aumentati come numero.

La Fed comunque, ha anche rilasciato nuove previsioni economiche, e ha in qualche modo lasciato intendere che da qui a fine anno ci saranno ancora due tagli da 25 punti base ciascuno. Per il 2025, si prevede un ulteriore punto percentuale di riduzioni del costo del denaro, a cui farà seguito una riduzione finale di 50 punti base nel 2026.

Inoltre, l'inflazione PCE è stata rivista al ribasso per il 2024 al 2,3%, in calo rispetto alla proiezione di giugno e per il 2025 al 2,1%, rispetto al 2,3%. Anche l'inflazione di base è prevista in calo al 2,6% per il 2024 e al 2,2% per il 2025. La crescita del PIL è prevista in leggero calo al 2%. Nel frattempo, il tasso di disoccupazione è atteso in aumento quest'anno, al 4,4% contro il 4%.

La reazione del mercato non si è fatta attendere. Dollaro dapprima in forte calo, ma poi in deciso recupero e ritorno ai livelli pre decisione. L’unico dollaro decisamente in rialzo è stato il UsdJpy che è tornato questa notte a toccare quota 143.90 prima di tornare a 143.00. EurUsd e GbpUsd dopo i test di 1.1190 e 1.3300 hanno ripiegato a 1.1120 e 1.3210. L'indice del dollaro, dopo aver testato quota 99.90 dopo la decisione della Fed, è salito sopra quota 101,3 per poi ripiegare leggermente.

Jerome Powell ha espresso fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2% e comunque la banca centrale non ha fretta di allentare la politica monetaria. Il taglio di mezzo punto percentuale è una eccezione, da quanto ha detto il Presidente, e non rappresenterà il nuovo ritmo di discesa dei tassi. Peraltro JP ha anche ricordato che non si aspetta che l'era dei tassi di interesse ultra bassi possa ritornare e il tasso neutrale sarà probabilmente significativamente più alto rispetto al regime precedente.

Leggi anche:

Bill Papadakis (Senior Macro Strategist) e Kiran Kowshik (Global FX Strategist) di Lombard Odier

La Federal Reserve ha effettuato il primo taglio dei tassi di interesse dopo la pandemia, riducendoli di 50 punti base (bps). Riteniamo che il percorso politico della Fed stia convergendo verso le aspettative del mercato, il che significa un minore sostegno per il dollaro USA (USD) in futuro. Siamo diventati neutrali sul dollaro in generale e il franco svizzero e lo yen giapponese sono ora le nostre valute preferite.

Il ciclo di taglio dei tassi della Fed è iniziato, e ora prevediamo tagli di 25 bps in ciascuno degli incontri rimanenti di quest'anno. Se i rischi di recessione dovessero concretizzarsi, la Fed ha margine per allentare ulteriormente la politica monetaria in modo più sostanziale.

Sebbene questo sia stato certamente un incontro chiave in termini di politica monetaria, il percorso complessivo delle politiche conta più dei singoli tagli. Stimiamo che il livello neutrale dei tassi negli Stati Uniti sia intorno al 3,5%, superiore alle attuali previsioni degli investitori.

Con i mercati che anticipano tagli più profondi da parte della Fed rispetto ad altre banche centrali, il vantaggio dei tassi di interesse del dollaro statunitense si sta riducendo, e passiamo a una posizione più neutrale sul dollaro statunitense.

Vediamo un margine di guadagno per il franco svizzero e lo yen giapponese rispetto al dollaro, rispettivamente a causa di un limitato allentamento monetario e di un limitato inasprimento. Manteniamo una visione cauta su euro e sterlina.

Mark Haefele, Chief Investment Officer, UBS Global Wealth Management

La Federal Reserve è entrata in ritardo nel ciclo di allentamento globale. La Banca Centrale Europea ha già abbassato i tassi due volte. Anche le banche centrali di Svizzera, Svezia, Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno ridotto i tassi. Tuttavia, Powell ha tenuto a sottolineare che la Fed non ha aspettato troppo a lungo, sostenendo che l'economia statunitense rimane solida e il mercato del lavoro forte. Nonostante il primo taglio di 50 punti base, ha affermato che la commissione non ha “fretta” di abbassare i tassi.

L'opinione di Powell, secondo cui la commissione non vede un elevato rischio di recessione, è supportata dalle ultime proiezioni economiche. La Fed prevede che il tasso di disoccupazione finirà quest'anno al 4,4%, in aumento rispetto alla proiezione del 4% di giugno, ma ancora basso rispetto agli standard storici. Secondo le proiezioni, il tasso di disoccupazione rimarrà basso al 4,4% entro la fine del prossimo anno. La previsione mediana prevedeva inoltre che la crescita economica rimanesse solida, pari al 2% su base annua nel quarto trimestre del 2004 e allo stesso ritmo in ciascuno dei tre anni successivi.

Il diagramma a punti, che riporta le proiezioni sui tassi dei principali funzionari della Fed, implica un ulteriore allentamento di 50 punti base in totale per le ultime due riunioni di quest'anno, seguito da 100 punti base nel 2025. La visione della Fed sull'economia è in linea con la nostra previsione di un atterraggio morbido. Anche l'ultimo dot plot è ora allineato con le nostre proiezioni sul ritmo dell'allentamento monetario fino alla fine del 2025.

Storicamente, i mercati azionari hanno registrato buone performance nei periodi in cui la Fed ha tagliato i tassi mentre l'economia statunitense non era in recessione. Ci aspettiamo che questa volta non faccia eccezione. Il nostro scenario di base prevede che l'S&P 500 raggiunga i 5.900 entro la fine dell'anno e che avanzi fino a 6.200 entro giugno 2025.

ABBONATI ORA A INVESTINGPRO E RISPARMIA!

Approfitta degli SCONTI sugli abbonamenti PRO, PRO+ e PRO+ a 2 anni ⚠️

Di seguito tutte le indicazioni per ottenere lo sconto e massimizzare i profitti con i vostri investimenti:

PRO A 1 ANNO

CLICCA QUI per abbonarti con lo sconto al piano base di InvestingPro

Con questo abbonamento avrai a disposizione:

  • ProPicks: portafogli di titoli gestiti dall'intelligenza artificiale e in grado di battere il mercato.
  • ProTips: informazioni facili e immediate che riassumono migliaia di pagine di complessi dati finanziari in poche parole.
  • Fair Value e Health Score: 2 indicatori sintetici basati su dati finanziari che forniscono una visione immediata del potenziale e del rischio di ciascun titolo.
  • Dati finanziari storici per migliaia di titoli: In questo modo i professionisti dell'analisi fondamentale possono approfondire tutti i dettagli.
  • E molti altri servizi, per non parlare di quelli che abbiamo in programma di aggiungere nel prossimo futuro!

E allora che aspetti?!

Agisci in fretta e unisciti alla rivoluzione degli investimenti: ottieni la tua OFFERTA QUI!

PRO+ A 1 O 2 ANNI

In alternativa, puoi CLICCARE QUI e iscriverti a PRO+ il nostro abbonamento completo con SCONTI FINO A META’ PREZZO, oltre a tutte le funzioni dell’abbonamento Pro, ti offre:

  • Stock screener avanzato, con cui puoi cercare i titoli migliori in base alle tue aspettative
  • Accesso ad oltre 1.200 dati fondamentali
  • 10 anni di dati finanziari su oltre 180.000 aziende (praticamente tutte le azioni del mondo!)
  • Esportazione dati per lavorare offline
  • Valutazione dei titoli con oltre 14 modelli finanziari comprovati
  • Grafici fondamentali
  • Widget utili e dividendi per guadagnare grazie ai dividendi

⚠️ Tutto questo ti costa la metà di prendere un caffè al bar e ti apre le porte a tutti i segreti del mondo degli investimenti! (CLICCA QUI PER ABBONARTI A PRO+ PER 1 ANNO) ⚠️

Per togliersi ogni pensiero e risparmiare ancora un po’ c’è anche la possibilità di abbonarsi a Pro+ per 2 anni approfittando di un MAXI-SCONTO del 40%): Clicca qui per approfittare della tariffa speciale Pro+ biennale.

SCEGLI IL PIANO CHE FA PER TE:

PRO 1 ANNO - PRO+ 1 ANNO - PRO+ 2 ANNI

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.