Investing.com - I timori per l’economia resteranno in primo piano nelle preoccupazioni che la Federal Reserve possa aver lasciato i tassi di interesse elevati per troppo tempo, permettendo loro di danneggiare la crescita. Sono previste altre relazioni sugli utili di alto profilo e i prezzi del petrolio sembrano destinati a rimanere volatili a causa dei timori di recessione e dei rischi geopolitici. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
1. Dati USA, interventi dalla Fed
Dopo che il report debole sull’occupazione di venerdì scorso ha alimentato i timori di una recessione, il calendario economico della prossima settimana è molto più leggero.
Lunedì l’Institute of Supply Management pubblicherà il suo indice del settore dei servizi, che dovrebbe indicare una crescita modesta.
Giovedì gli investitori riceveranno un nuovo aggiornamento sullo stato del mercato del lavoro, con il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, che dovrebbe registrare una leggera flessione rispetto ai massimi di quasi un anno.
Gli investitori avranno anche la possibilità di ascoltare il Presidente della Fed di San Francisco Mary Daly e il Presidente della Fed di Richmond Thomas Barkin, dopo che la scorsa settimana la banca centrale ha mantenuto i tassi fermi, ma ha lasciato aperta la porta a un taglio dei tassi a settembre.
2. Più utili
Mentre la maggior parte delle società a grande capitalizzazione ha già reso noti i risultati degli utili, nei prossimi giorni sono attesi alcuni risultati di alto profilo.
I risultati del titolo Caterpillar (NYSE:CAT), barometro del settore, e del gigante dei media e dell’intrattenimento Walt Disney (NYSE:DIS) forniranno ulteriori informazioni sullo stato di salute del settore manifatturiero e dei consumatori. Si segnalano anche i pesi massimi del settore sanitario, tra cui il produttore di farmaci per la perdita di peso Eli Lilly (NYSE:LLY) e Super Micro Computer (NASDAQ:SMCI), che è al centro dell’entusiasmo del mercato per l’intelligenza artificiale.
Le azioni statunitensi hanno ceduto per il secondo giorno venerdì, spingendo Nasdaq Composite in territorio di correzione, mentre le indicazioni di un rallentamento dell’economia hanno alimentato i timori che la Fed abbia aspettato troppo a tagliare i tassi.
Ad aggiungere pressione al ribasso è stato il calo di Amazon (NASDAQ:AMZN) e Intel (NASDAQ:INTC) dopo i risultati trimestrali e le previsioni deludenti.
3. Previsioni dalla Cina
Questa settimana gli investitori saranno aggiornati sull’andamento della ripresa economica in Cina nella seconda metà dell’anno grazie a una serie di comunicati economici.
La settimana inizia con un’indagine sul settore privato sull’attività di servizi, seguita dai dati commerciali mercoledì e da una lettura su prezzi al consumo alla fine della settimana.
I dati più recenti hanno indicato previsioni meno rosee per la seconda economia mondiale e i recenti tagli a sorpresa dei tassi hanno riflesso un crescente senso di urgenza negli sforzi di Pechino per sostenere la crescita.
I funzionari terranno d’occhio con particolare attenzione i dati sull’inflazione di venerdì per capire quanto ancora sia necessario fare per stimolare la scarsa domanda interna.
4. Decisione della Reserve Bank of Australia
Si prevede che la RBA manterrà i tassi di interesse invariati nel corso della prossima riunione politica che si terrà martedì su riunione, dopo che il mese scorso i dati hanno mostrato che l’inflazione di base è rallentata inaspettatamente a un minimo di due anni nel secondo trimestre e che il tasso di crescita economica si è moderato nel primo trimestre.
Gli operatori di mercato si concentreranno sulla forward guidance della banca centrale, con una probabilità del 70% di un allentamento dei tassi di interesse entro la fine dell’anno se l’inflazione dovesse continuare a rallentare.
5. Prezzi del petrolio
I prezzi del petrolio sono scesi venerdì, toccando i minimi da gennaio, a causa dei dati deboli da USA e Cina, primo importatore di petrolio, che hanno sollevato preoccupazioni sulle prospettive della domanda.
Il debole rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti, unito all’indebolimento dell’attività manifatturiera in Cina, ha fatto scendere i prezzi sul rischio che una lenta ripresa economica globale possa pesare sul consumo di petrolio.
Gli investitori nel settore petrolifero guardano anche al Medio Oriente, dove il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha dichiarato che il suo conflitto con Israele è entrato in una nuova fase.
Nel frattempo, la riunione dell’OPEC+ di giovedì scorso ha lasciato invariata la politica di produzione petrolifera del gruppo, compreso un piano per iniziare a eliminare uno strato di tagli alla produzione a partire da ottobre.
Articolo realizzato con il contributo di Reuters