Di Gina Lee
Investing.com – Andamento a due velocità per i mercati asiatici questo mercoledì, dopo la chiusura di un’altra seduta volatile per le borse USA, con gli investitori che restano concentrati sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve.
In Giappone il Nikkei 225 è in calo dello 0,46% alle 3:06 AM CET mentre in Corea del Sud il KOSPI è in salita dello 0,28%.
L’indiceHang Seng di Hong Kong è sale dello 0,76%.
In Cina lo Shanghai Composite segna +0,34% a lo Shenzhen Component è in salita dello 0,88%.
I mercati australiani osservano un giorno di chiusura festiva.
L’S&P 500 ha chiuso vicino al minimo da ottobre 2021 martedì, e anche il Nasdaq 100 ha registrato un andamento da underperfomance.
I riflettori sono accesi sulla decisione di politica monetaria della Federal Reserve, attesa nel corso della giornata. La decisione sarà esaminata alla ricerca di indicazioni sulla tempistica del tapering e sugli aumenti dei tassi, che dovrebbero partire a marzo 2022.
Sebbene la Fed possa innescare più vendite se dovesse avere un tono più aggressivo, il Presidente della Fed Jerome Powell probabilmente dirà che la politica monetaria dipende dai dati e che le catene di approvvigionamento stanno migliorando, indicando che l’inflazione potrebbe essere arrivata al picco.
Frances Stacy, portfolio strategist di Optimal Capital ha dichiarato a Bloomberg:
“Credo che ciò che potrebbe potenzialmente rassicurare i mercati è che la Fed è pronta, disposta e capace ad agire… questo potrebbe portare del vero entusiasmo e una short squeeze”, ha aggiunto.
Altri investitori la pensano diversamente.
“Un Powell moderatamente aggressivo sarebbe dovish in termini di mercato. Se dirà che la Fed è pronta a riportare l’inflazione in pista e dovesse mostrarsi fiducioso sul fatto che un un paio di aumenti possano bastare, allora questo sarà dovish per i mercati” ha dichiarato Steven Englander direttore G-10 FX research di Standard Chartered PLC.
Tuttavia, i mercati globali sono già scesi del 7% dall’inizio del 2022, e la prospettiva di una banca centrale che ritira lo stimolo con la ripresa economica dal COVID-19 che inizia a rallentare, potrebbe indicare più volatilità in arrivo.
Il rischio di un “growth shock” per le azioni sta crescendo, con il FMI che taglia le previsioni di crescita economica mondiale per il 2022 a causa di previsioni più deboli per USA e Cina, oltre all’inflazione persistente, secondo Goldman Sachs Group Inc..
Nel corso della giornata giungeranno le decisioni di politica monetaria della Bank of Canada, mentre domani sarà la volta della South African Reserve Bank.