Investing.com – Titoli asiatici in range stretto questo giovedì, in attesa di ulteriori indicazioni sui tassi d’interesse statunitensi dai dati chiave sull’inflazione, mentre i mercati cinesi sono rimbalzati dopo le pesanti perdite della sessione precedente.
I mercati regionali hanno seguito una sessione notturna poco entusiasmante a Wall Street, mentre i future sulle azioni statunitensi sono scesi negli scambi asiatici quando diversi funzionari della Federal Reserve hanno avvertito che la banca centrale ha ancora molto lavoro da fare per ridurre l’inflazione.
I loro commenti hanno reso i mercati ancora più ansiosi in vista dei dati sull’indice dei prezzi PCE, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, previsti per la fine della giornata. Si prevede che la lettura ribadisca che l’inflazione statunitense è rimasta stabile a gennaio.
Le azioni giapponesi scendono ulteriormente dai massimi storici dopo i dati
L’indice giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,4%, mentre l’indice TOPIX ha perso lo 0,3%; entrambi sono scesi ulteriormente dai massimi storici raggiunti all’inizio della settimana.
I dati economici pubblicati giovedì hanno fornito un quadro contrastante dell’economia giapponese. Mentre le vendite al dettaglio sono cresciute più del previsto a gennaio, la produzione industriale si è ridotta molto più del previsto.
I dati sono giunti in un contesto di crescente incertezza sulla data in cui la Banca del Giappone intende iniziare ad aumentare i tassi di interesse. I dati sull’inflazione, più forti del previsto, pubblicati all’inizio della settimana, hanno fatto aumentare le scommesse sul fatto che la BOJ potrebbe porre fine al suo regime di tassi di interesse negativi già ad aprile.
I mercati cinesi rimbalzano dalle forti perdite; si attendono i PMI
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono saliti rispettivamente dello 0,8% e dello 0,9%, dopo essere crollati di oltre l’1% ciascuno nella sessione precedente a causa delle rinnovate preoccupazioni per la crisi del mercato immobiliare. L’apprensione è partita dopo che il costruttore in difficoltà Country Garden Holdings Company Ltd (HK:2007) è stato colpito da una richiesta di liquidazione da parte di un creditore.
I guadagni di giovedì sono stati guidati dal regolatore della sicurezza cinese, che ha promesso di rafforzare ulteriormente il controllo sul mercato dei derivati per aumentare la fiducia degli investitori. Nelle ultime settimane l’autorità di vigilanza ha introdotto una serie di nuove restrizioni, tra cui la limitazione delle vendite allo scoperto, per contribuire a stimolare i mercati locali.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,2%, con guadagni limitati dopo che mercoledì i dati sul PIL hanno mostrato che l’economia è cresciuta leggermente meno del previsto nel quarto trimestre.
L’attenzione è ora rivolta ai dati cinesi sull’indice PMI dei responsabili degli acquisti di febbraio, previsti per venerdì, che dovrebbero offrire ulteriori indicazioni sulla potenziale ripresa economica del Paese.
Per quanto riguarda gli altri mercati, l’australiano ASX 200 è rimasto piatto dopo che i dati hanno mostrato che vendite al dettaglio è cresciuto meno del previsto a gennaio, nella continua pressione dell’alta inflazione e dei tassi di interesse.
L’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,5% a causa di alcune prese di profitto dopo i forti guadagni della seduta precedente, soprattutto per quanto riguarda i titoli del settore dei chip.
I future sull’indice indiano Nifty 50 indicano un’apertura piatta, dopo che mercoledì l’indice è crollato di oltre l’1% in una pesante ondata di prese di profitto.
Gli investitori indiani sono stati anche cauti in vista dei dati sul PIL previsti per giovedì, che dovrebbero mostrare una certa moderazione in una corsa economica altrimenti stellare.