Di Senad Karaahmetovic
Gli esperti di strategie di Berenberg Edward Abbott e Jonathan Stubbs vedono un crescente rischio che potrebbe facilitare il prossimo ribasso del mercato azionario statunitense.
Mentre le recenti difficoltà sono state attribuite ad inflazione, inasprimento e rischi geopolitici, gli analisti di Wall Street mettono sempre più in guardia dai probabili tagli delle stime sugli utili all’orizzonte.
“La nostra analisi sugli EPS forward su 12 mesi indica inoltre che S&P 500 e FTSE 350 stanno per entrare in territorio di downgrade per la quarta volta negli ultimi 35 anni. Le stime degli analisti si stanno moderando e ci aspettiamo che la cosa continui nei prossimi mesi”, scrivono in una nota ai clienti.
Abbott e Stubbs prestano particolare attenzione alla compressione dei margini che probabilmente arriverà. Vedono un calo degli utili del 15-20% su base YoY.
“L’analisi dei precedenti cicli degli utili a partire dagli anni Settanta suggerisce che i mercati azionari scendono del 75% durante il downturn degli utili (dati globali). Ritenendo che ci troviamo ancora all’inizio di un probabile downturn prolungato degli utili, pensiamo che sia troppo presto per correre il rischio di rialzo”.
Gli analisti consigliano agli investitori di focalizzarsi su portafogli che “combinano utili resilienti con un rendimento sicuro”.
L’esperta di strategie di Goldman Sachs Cecilia Mariotti, pur affermando che l’attuale rally dell’azionario potrebbe essere ulteriormente incoraggiato da un nuovo aumento delle posizioni sul breve termine, vede crescenti rischi di ribasso.
“Senza chiari segnali di un cambiamento positivo del macro-slancio, la temporanea ripresa del rischio potrebbe in realtà accrescere il pericolo di un altro ribasso sul mercato, piuttosto che segnalare la fine del mercato orso. Soprattutto se il cambiamento positivo dovesse essere trainato dalla comunità sistematica e non dagli investitori fondamentali”, scrive Mariotti in una nota ai clienti.
Mariotti inoltre teme che il mercato non abbia ancora visto il “vero” minimo delle posizioni.
“Pensiamo che il percorso da qui probabilmente diventerà più dipendente dai dati macroeconomici”, concludono gli esperti di GS.