Investing.com-- La maggior parte dei titoli asiatici è salita venerdì, seguendo i guadagni della notte a Wall Street, mentre gli investitori festeggiavano il taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
I titoli giapponesi hanno superato i loro omologhi regionali, ma hanno ridotto i guadagni iniziali dopo che la Banca del Giappone ha dichiarato di aspettarsi che l'inflazione continui a crescere, pur mantenendo i tassi d'interesse stabili.
I titoli cinesi hanno faticato perché la People's Bank of China ha mantenuto invariato il suo tasso di prestito di riferimento nonostante le crescenti richieste di maggiori stimoli.
I mercati regionali hanno preso spunto da Wall Street, dove S&P 500 e Dow Jones Industrial Average hanno toccato i massimi storici dopo che la Fed ha tagliato i tassi di 50 punti base, dando il via al ciclo di allentamento.
I titoli tecnologici sono stati il motore principale, con gli acquisti che si sono riversati sui mercati asiatici. Ma i futures sugli indici azionari statunitensi sono scesi durante gli scambi asiatici, tra i segnali di un raffreddamento del rally del taglio dei tassi.
I titoli giapponesi riducono i guadagni dopo la BOJ
L'indice giapponese Nikkei 225 è stato il più performante in Asia per la seconda sessione consecutiva, con un rialzo dell'1,8%, mentre il TOPIX ha guadagnato l'1,5%. Entrambi gli indici hanno ridotto i rialzi iniziali dopo la decisione della BOJ.
La BOJ ha mantenuto invariati i tassi di interesse con una decisione unanime, in linea con le aspettative del mercato. Tuttavia, la banca centrale ha segnalato le aspettative di un aumento costante dell'inflazione dell'indice dei prezzi al consumo.
Le aspettative di un aumento dell'inflazione sono state un fattore chiave per i rialzi dei tassi della BOJ, che quest'anno sono stati due. La banca centrale si aspetta che l'inflazione aumenti grazie al miglioramento dei consumi privati.
I dati pubblicati venerdì hanno mostrato che l'Inflazione CPI è salita a un massimo di 10 mesi in agosto, rafforzando la posizione della BOJ.
Ma la lettura dell'inflazione ha anche segnalato un costante miglioramento dell'economia giapponese, soprattutto perché i consumi privati hanno beneficiato dei forti aumenti salariali varati all'inizio dell'anno.
I titoli cinesi sono in ritardo mentre la PBOC mantiene i tassi invariati
Gli indici cinesi Shanghai Shenzhen CSI 300 e Shanghai Composite sono scesi leggermente venerdì, in ritardo rispetto agli altri indici regionali, mentre il rimbalzo dai minimi di sette mesi si è esaurito.
Il sentimento verso la Cina è stato ulteriormente intaccato dal fatto che la PBOC ha mantenuto invariato il suo benchmark tasso di interesse primario del prestito, nonostante le crescenti richieste di maggiori misure di stimolo da parte di Pechino.
La PBOC aveva inaspettatamente tagliato l'LPR a luglio, portandolo ulteriormente nel territorio dei minimi storici, per allentare le condizioni monetarie locali. Ma una serie di recenti dati economici ha mostrato pochi miglioramenti in Cina, con la debolezza dei consumi e la deflazione dilagante.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha invece sovraperformato grazie ai guadagni dei titoli tecnologici, saliti dell'1,3%.
I guadagni nel settore tecnologico hanno favorito anche l'indice sudcoreano KOSPI, che è salito dello 0,8%.
I mercati asiatici in generale hanno accolto con favore la riduzione dei tassi d'interesse statunitensi, dato che condizioni monetarie più blande liberano maggiore liquidità per gli investimenti nei mercati orientati al rischio.
L'indice australiano ASX 200 è salito dello 0,3% e ha raggiunto il massimo storico di 8.246,20 punti all'inizio della sessione.
I futures sull'indice indiano Nifty 50 indicano un'apertura in sordina, dopo che l'indice ha raggiunto un massimo storico nella sessione precedente.